Trovato un secondo covo di Matteo Messina Denaro: "È un bunker"
A Campobello di Mazara è stato individuato quello sarebbe il secondo covo di Matteo Messina Denaro: una sorta di bunker realizzato all’interno di una abitazione, vicino alla casa perquisita martedì. Al momento il luogo è presidiato dalle forze dell’ordine.
Un bunker all’interno di un’altra abitazione, nei pressi di quella perquisita nella notte di lunedì nel Trapanese e sempre riconducibile a Matteo Messina Denaro, è stato scoperto magistrati della procura di Palermo e i carabinieri del Ros. Sarebbe dunque una stanza blindata, nascosta da una parete dal resto della casa di via Maggiore Toselli. E, considerata la sua conformazione, potrebbe contenere documenti e materiali più importanti rispetto a quelli scovati nell’appartamento di proprietà di Andrea Bonafede, dove l’ex padrino avrebbe passato gli ultimi sei mesi della sua latitanza.Il procuratore aggiunto Paolo Guido ha lasciato il suo ufficio assieme al comandante del Ros, Lucio Arcidiacono, per recarsi a Campobello.
Le perquisizioni nella prima abitazione
Vestiti e profumi di marca , decine di scarpe modello sneaker , anche costose, diversi modelli di occhiali ray-ban , un frigorifero ben rifornito , ricevuto di ristoranti . Sono alcuni degli elementi rinvenuti nell’appartamento di via Cb. 31, a Campobello di Mazara, usato dal boss Matteo Messina Denaro prima del suo arresto.
“Non faceva una vita monastica, in stile Provenzano così per fare un esempio”, conferma il procuratore aggiunto Paolo Guido . Avrebbe anche avuto diverse frequentazioni con donne , il boss Matteo Messina Denaro, oltre a girare “indisturbato” per locali e ristoranti. Il boss usciva e nessuno, neanche tra i vicini, sembrava conoscerlo.
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Le indagini sulla rete che ha protetto il capo
Si cercano tracce anche nei cellulari sequestrati a Matteo Messina Denaro il giorno della cattura a Palermo, alla clinica La Maddalena. Ne aveva due con sé, come hanno confermato fonti investigative. E anche da quei numeri si conta di accedere più in profondità alla vasta rete dei fiancheggiatori dell’ex latitante. Al vaglio anche un’agenda con appunti e numeri trovati nella sua abitazione.
Già in manette l’autista e il commerciante di olive incensurato Giovanni Luppino , per il quale la procura ha chiesto la convalida dell’arresto. È indagato proprietario dell’ultima casa, a Campobello di Mazara, in cui avrebbe vissuto negli ultimi sei mesi Messina Denaro: il vero Andrea Bonafede. Il prestanome ha fatto ammissioni, affermando di conoscere il capo sin da ragazzo. Sotto indagine anche il medico n pensione Alfonso Tumbarello , che ha firmato le richieste di cura per il cancro in fase avanzata che affligge Messina Denaro.