Tre anni e mezzo al carabiniere infedele che rubava in servizio
Tre anni e sei mesi è la condanna inflitta dal Tribunale a Giuseppe Caputano, cinquant’anni, ex carabiniere dell’aliquota radiomobile della compagnia di Susa, finito a processo per peculato. Rubava in servizio, questa l’accusa mossa dal pubblico ministero Marco Gianoglio, approfittando della divisa che indossava e senza alcun rispetto non solo per la legge ma nemmeno per i defunti. Come successe il 9 agosto del 2015, quando Caputano, impegnato a ricostruire la dinamica di un incidente mortale sulla strada statale 25 di Bussoleno, con la scusa di recuperare i documenti della vittima, le sottrasse il bancomat dal marsupio. Consegnò poi la carta a suo cognato, Piero La Cara, dipendente di una società di rifiuti, che prelevò dal conto ottocento euro. Ripreso dalle telecamere della zona, anche La Cara è finito davanti al giudice: accusato di ricettazione, è stato condannato a un anno e sei mesi.
Gli episodi contestati
Diversi gli episodi contestati a Caputano, tra luglio e agosto 2015. Il 15 agosto a Bruzolo avrebbe rubato 140 euro dal bauletto di uno scooter sequestrato, mentre la sera tra il 25 e il 26 luglio, a Condove, avrebbe preso una banconota da cinquanta euro dal portafoglio del commesso di una panetteria. Il dipendente del negozio e i proprietari dello scooter si rivolsero ai carabinieri, che avviarono indagini sul collega. Caputano è stato espulso dall’Arma. (La Stampa)