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“TAGLI E ARMI VECCHIE”: L’ALLARME SICUREZZA DELLE FORZE DELL’ORDINE

(di Fabrizio De Feo) – Sono costretti a remare
controvento e a fare fronte all’emergenza con il loro senso di responsabilità.
Ma le forze di polizia e quelle
dell’esercito schierate sulle strade per l’operazione «Strade sicure» vivono
questo momento con un malumore difficile da nascondere sotto i comunicati
ufficiali.

C’è chi lamenta il ricorso a armi
obsolete, chi ricorda le carenze di organico, chi denuncia che i tagli lineari
riguardanti le spese di esercizio stanno portando a feroci risparmi su
addestramento, munizioni, esercitazioni, carburante ed «efficientamento» mezzi.
Sì perché le munizioni costano. E allora quante volte chi oggi è su strada ha
potuto sparare in un poligono di tiro negli ultimi mesi? Su quante
esercitazioni ha potuto contare? I numeri pare siano ridottissimi.
L’Esercito fa sapere che il
personale schierato per l’85% utilizza i fucili Arx, arma modernissima e
all’avanguardia. Un 15% continua, invece, a utilizzare i fucili AR 70/90, arma
solida e robusta ma che ha parecchi decenni sulle spalle. Per quanto riguarda
carabinieri e polizia, l’ex parlamentare ed ex maresciallo dei Carabinieri
Filippo Ascierto fa notare come la storica mitraglietta di carabinieri e
polizia, l’M12, sia un’arma ancora valida, «ma ben poco può fare di fronte a un
kalashnikov di ultima generazione».

Per quanto riguarda l’esercito «si
fa un ridotto uso della pistola
, in città servirebbe un utilizzo di armi più
funzionali e veloci. Sono problemi che i vertici si stanno ponendo. 
La prima
arma però è l’uomo che deve essere motivato e rispettato».Chi lancia un atto
d’accusa è il sindacato di polizia Coisp. Per Franco Maccari la Stabilità impone
tagli che vanno a ferire l’apparato sicurezza del Paese, nel momento in cui si
deve affrontare un livello di rischio sempre più elevato. Maccari fa un elenco
di tagli «sconsiderati» molto preciso: 12 milioni al fondo straordinario del
personale polizia; 87 milioni in meno contro la delinquenza organizzata; 317
milioni in meno a carabinieri e sicurezza pubblica, 38 alla prevenzione, 190 al
contrasto al crimine e quasi 2 alla Dia. Tagli che «mortificano le forze
dell’ordine, così come l’aumento di 8 euro lordi al mese». 
Tutto questo mentre
si va verso «la chiusura di 270 posti di polizia e 23 questure, molte auto sono
ferme perché non ci sono soldi per farle riparare o perché hanno più di 200.000
km e gomme lisce, ci sono uffici di polizia sotto sfratto, non c’è carta per le
denunce e non ci sono le divise
». «Purtroppo la Difesa è sempre stato un
bancomat» spiega l’ex ministro della Difesa, Mario Mauro. «Mi aspetto alla
Camera un notevole incremento di fondi». 
Forza Italia è pronta a combattere
questa battaglia e martedì tornerà a riunire con Maurizio Gasparri, Elio Vito e
Marcello Fiori la Consulta Sicurezza. «Noi abbiamo proposto di aumentare di un
miliardo le risorse per il comparto sicurezza-difesa»
, ricorda il senatore
Marco Marin. «Vanno trovate subito. Oggi.».
Intanto ieri è proseguita la
psicosi: a Milano una decina di falsi allarmi per zainetti e borsoni
dimenticati, è saltato un concerto rock ma il viceprefetto Giuseppe Priolo
rassicura: «Confermati gli altri eventi», con controlli rafforzati. A Roma falsi
allarmi bomba alla chiesa del Cristo Re e alla stazione Lepanto della metro,
chiusa da Termini a Ottaviano per l’intervento degli artificieri.
[FONTE]

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