Sindacato dell’Arma non parteciperà all’incontro con Crosetto: “Il ministro della Difesa mortifica 30 mila carabinieri”
La recente convocazione da parte del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, dei sindacati delle forze armate, ha scatenato una forte reazione da parte di Vincenzo Romeo, segretario generale di Pianeta sindacale carabinieri. La convocazione, effettuata con soli due giorni di preavviso, è stata descritta da Romeo come una mossa che “mortifica 30 mila carabinieri”, affermando che il breve preavviso rende quasi impossibile la partecipazione efficace dei sindacati.
Poco Preavviso e Tempo Limitato per i Sindacati
“Questo è il segno della sua reale attenzione verso il mondo sindacale militare? Più di 30 mila carabinieri su centomila si sono iscritti alle varie associazioni sindacali e meritano maggiore rispetto. I temi da affrontare sono enormi e attengono alla sicurezza di tutti i cittadini e richiedono un maggiore ascolto da parte del ministro della difesa”. “In attesa di una attenta valutazione del ministro volta a conferire dignità a questa organizzazione rappresentativa dei Carabinieri – aggiunge Romeo – valuteremo ogni azione utile a dare identità e rappresentatività alla voce di chi ci ha affidato il delicato compito di rappresentanza del personale militare, che oggi costituisce riferimento fondamentale di ordine e sicurezza pubblica di tutte le comunità, piccole e grandi, del nostro Paese. 60 milioni di italiani hanno il diritto di essere difesi da forze di polizia ed armate motivate e non irrise da un governo che pensa ancora che basti suonare l’adunata per avere i reparti schierati”.
Problemi Procedurali: Ostacoli nella Richiesta di Licenza Straordinaria e Organizzazione dell’Incontro
La situazione si complica ulteriormente considerando che, per partecipare a un’attività sindacale, i sindacalisti necessitano di una licenza straordinaria, che deve essere richiesta con almeno cinque giorni di anticipo, o 48 ore in casi eccezionali. La natura improvvisa (anticipata da tempo ma organizzata poche ore prima) e disorganizzata di questa riunione, priva di un ordine del giorno definito, solleva interrogativi sulla sua classificazione come “eccezionale” e sulla possibilità dei sindacalisti di parteciparvi regolarmente.
In un ulteriore sviluppo della situazione, si è appreso questa mattina che anche il sindacato ITAMIL Esercito ha deciso di non partecipare all’incontro con il Ministro Crosetto. Questa decisione, che precede le orme di quella presa da Pianeta Sindacale Carabinieri, evidenzia una crescente insoddisfazione tra i sindacati militari.
La mancata partecipazione di queste sigle sindacali lancia un messaggio chiaro sulla gestione dei rapporti con le sigle sindacali militari da parte del ministero. Se gli errori emergono già a livello di formalità, come la convocazione e la gestione del tempo di parola, si sollevano preoccupazioni legittime sulla qualità e l’efficacia della comunicazione e del dialogo su questioni più sostanziali.
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Non è escluso che altre sigle sindacali possano accodarsi alle motivazioni di assenza di questi due sindacati.
In questo contesto, le carenze nella gestione delle relazioni sindacali potrebbero avere ripercussioni significative non solo sul morale del personale militare, ma anche sulla loro efficacia operativa. L’attuale situazione richiederebbe maggiore attenzione e un cambiamento di approccio da parte del ministero della Difesa, per ristabilire un dialogo costruttivo e rispettoso con i rappresentanti dei militari.
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