Sindacati militari: tensioni interne e prospettive divergenti sulla regolamentazione delle attività sindacali
Due comunicati distinti di due reti sindacali militari sono stati rilasciati recentemente, evidenziando due diverse posizioni riguardo a provvedimenti legati alle attività sindacali all’interno delle forze armate. Di seguito, i contenuti di entrambi i comunicati.
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Nel primo comunicato, le Associazioni Professionali a carattere Sindacale tra militari, tra cui S.I.M. Carabinieri, U.S.I.C., A.S.P.M.I., S.A.M., A.M.U.S. Aeronautica e S.I.M. Marina, che fanno parte della Rete Sindacale Militare, esprimono apprezzamento per un provvedimento temporaneo emesso dalla Direzione Generale per il Personale Militare. Tale provvedimento riguarda l’utilizzo dell’istituto della Licenza Straordinaria per i permessi sindacali giornalieri, consentendo lo svolgimento di tutte le attività e prerogative sindacali. Le associazioni sindacali militari ritengono che questo provvedimento rappresenti un punto di svolta positivo nelle relazioni sindacali e riconoscono il plauso del Ministro della Difesa per aver prontamente risposto alle richieste durante un precedente incontro.
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Nel secondo comunicato, altri Sindacati Militari tra cui ASSOMIL, ITAMIL, LRM, NSC, SCUDO, SIAM, SILMA, SILME, SILMM, SINAM, SIULM, SUM, USAMI e USMIA esprimono preoccupazione per la medesima disposizione riguardante le assenze per esigenze sindacali. Queste sigle sostengono, invece, che tale disposizione sia inappropriata e non adeguata allo scopo e costituisca una grave ingerenza sul piano dell’autonomia organizzativa delle singole associazioni sindacali. Questi sindacati ritengono, inoltre, che la circolare rifletta solo le richieste di alcune sigle sindacali, mentre non rappresenta la volontà dell’intero panorama delle organizzazioni sindacali militari. Essi affermano che l’approccio unilaterale dimostra una presunta preferenza dell’amministrazione verso alcune sigle sindacali, anziché cercare un dialogo universale con tutti i sindacati militari. Chiedono, quindi, un intervento correttivo e un confronto con tutte le organizzazioni sindacali per pervenire ad una soluzione condivisa. Inoltre, sollecitano il Ministro a accelerare la stesura dei regolamenti attuativi coinvolgendo le associazioni sindacali militari.
Entrambi i comunicati evidenziano la necessità di un dialogo e di un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali militari nella definizione delle norme e delle relazioni sindacali all’interno delle forze armate. Le posizioni divergenti mostrano l’esistenza di diverse opinioni all’interno del panorama sindacale militare riguardo a questioni specifiche, che richiedono ulteriori discussioni e negoziati per trovare soluzioni condivise. Una strada in salita, insomma, per Domenico Rossi consigliere del Ministro Crosetto sui sindacati militari.
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