SI.NA.G.: necessario avvio Concertazione per la costituzione di un fondo di previdenza complementare per il Comparto Sicurezza e Difesa
Il Sindacato Nazionale Guardiacoste – SI.NA.G. – prosegue nella costante attività di tutela dei propri iscritti, impegnandosi nell’incessante opera d’azione volta a sanare la penalizzazione del personale che accede alla pensione con il sistema contributivo o misto, conseguente dalla mancata realizzazione del secondo pilastro della Legge 335/95 (c.d. Legge Dini), ovvero la Previdenza Complementare.
La perdita economica subita per il mancato avvio della previdenza complementare, ha sancito il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, è immensa.
La mancanza di una previdenza complementare ha portato un ammanco nelle tasche degli interessati: il mancato versamento della quota del datore di lavoro (1,5% annuo, rivalutato nel tempo); la mancata deducibilità della quota personale e della quota datore di lavoro (quindi migliaia di euro per i quali non si è potuto procedere a scaricarli perché rimasti nelle casse delle Stato); il mancato profitto finanziario annuale dei contributi versati (media dei profitti del 4%); – la tassazione decrescente negli anni in caso di liquidazione (si passa dal 25% al 9%, secondo un calcolo decrescente verificabile su ciascun fondo già esistente in tutti i settori ed i comparti).
Il SI.NA.G., al fine di fornire il proprio contributo ai prossimi lavori della concertazione per il rinnovo contrattuale, ha formalmente chiesto al Dipartimento della Funzione Pubblica, al Ministro della Difesa ed allo Stato Maggiore della Marina la costituzione di un fondo di previdenza complementare, per personale appartenente ai Comparti Sicurezza‐Difesa-Soccorso Pubblico.
In conclusione il SI.NA.G. contestualmente ha evidenziato la prioritaria necessità di predisporre un accantonamento di parte delle risorse economiche, all’uopo predisposte per il rinnovo contrattuale, ai fini del finanziamento delle spese di avvio dei Fondi di previdenza complementare dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, indicando una quota pari ad euro 4.500.000 così come è vero che tutti i fondi pensione hanno potuto usufruire a titolo di oneri di costituzione e del raggiungimento del pareggio gestionale.
Roma, 27 aprile 2021
Il Segretario Generale Nazionale
dr. Pasquale DE VITA