SFREGIATA ANCORA LA TARGA IN MEMORIA DI DAVID TOBINI
Rispetto.
Conoscenza della storia e consapevolezza della gratitudine e dell’ammirazione
che è dovere tributare a chi l’ha scritta sacrificando la propria vita, anche
per le generazioni successive. Principi questi che dovrebbero essere
sacrosanti, radicati e diffusi. E che invece, purtroppo, sembrano sempre meno
presenti, soprattutto nelle azioni dei più giovani.
Conoscenza della storia e consapevolezza della gratitudine e dell’ammirazione
che è dovere tributare a chi l’ha scritta sacrificando la propria vita, anche
per le generazioni successive. Principi questi che dovrebbero essere
sacrosanti, radicati e diffusi. E che invece, purtroppo, sembrano sempre meno
presenti, soprattutto nelle azioni dei più giovani.
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Ne è
triste prova il modo in cui alcuni di loro hanno scelto di “celebrare” il 4
novembre, anniversario della Vittoria italiana nella Prima Guerra mondiale. Lo
hanno fatto – come riportato dal sito Congedati Folgore – andando ad imbrattare
il muro di Roma su cui è posta la lapide in ricordo di David Tobini,
paracadutista del reggimento “Nembo” caduto in combattimento in Afghanistan nel
luglio 2011 e medaglia d’argento al valore militare.
triste prova il modo in cui alcuni di loro hanno scelto di “celebrare” il 4
novembre, anniversario della Vittoria italiana nella Prima Guerra mondiale. Lo
hanno fatto – come riportato dal sito Congedati Folgore – andando ad imbrattare
il muro di Roma su cui è posta la lapide in ricordo di David Tobini,
paracadutista del reggimento “Nembo” caduto in combattimento in Afghanistan nel
luglio 2011 e medaglia d’argento al valore militare.
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E’ la
seconda volta che i vandali se la prendono con la targa che la sezione romana
dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia ha fatto apporre in memoria
di David e di “tutti i paracadutisti della brigata Folgore caduti in
Afghanistan per la causa nazionale italiana”: neanche un mese fa mano ignota e
vigliacca aveva infatti scritto a pennarello sulla lapide frasi irrispettose ed
offensive. Ripetute in altra forma proprio nel giorno che gli Italiani (quelli
degni di definirsi tali) dedicano al ricordo dei caduti in battaglia. Scritte
(ripulite ieri) che, come sottolinea un paracadutista della Folgore commentando
l’accaduto, “rappresentano la divisione, sempre più forte, tra chi ha deciso di
seguire la via dell’Onore e chi quella dell’infamia”.
seconda volta che i vandali se la prendono con la targa che la sezione romana
dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia ha fatto apporre in memoria
di David e di “tutti i paracadutisti della brigata Folgore caduti in
Afghanistan per la causa nazionale italiana”: neanche un mese fa mano ignota e
vigliacca aveva infatti scritto a pennarello sulla lapide frasi irrispettose ed
offensive. Ripetute in altra forma proprio nel giorno che gli Italiani (quelli
degni di definirsi tali) dedicano al ricordo dei caduti in battaglia. Scritte
(ripulite ieri) che, come sottolinea un paracadutista della Folgore commentando
l’accaduto, “rappresentano la divisione, sempre più forte, tra chi ha deciso di
seguire la via dell’Onore e chi quella dell’infamia”.