Carabinieri

Scarcerato il carabiniere Antonio Milia che uccise il suo comandante: andrà in una casa di cura

Il brigadiere dei carabinieri Antonio Milia è stato accusato di aver ucciso il comandante della stazione di Asso (Como) Doriano Furceri. L’11 marzo si è svolta un’udienza davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale Militare di Verona, durante la quale è stato reso noto che Milia è stato sottoposto a una perizia psichiatrica che lo ha reso non imputabile. Inoltre, il consulente della difesa, Pietro Pietrini, che è stato nominato dall’avvocato del brigadiere Roberto Melchiorre, è giunto alla stessa conclusione. Il brigadiere è affetto da un disturbo psicotico con manie di persecuzione fortemente condizionanti, il che lo ha portato a commettere quel terribile omicidio.

Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI 

TRASFERITO IN UNA CASA DI CURA

Sulla base delle dichiarazioni del consulente della parte civile, Giovanni Perini, che è stato nominato dall’avvocato Paolo Camporini che rappresenta i familiari della vittima, l’esito delle perizie porterà ad una richiesta di non luogo a procedere. Il perito psichiatrico Boncompagni ha anche ritenuto che il brigadiere potrebbe essere pericoloso per la società. Pertanto, il giudice ha revocato la misura cautelare. Milia sarà però trasferito in una casa di cura e custodia e ivi sottoposto a cure specialistiche e valutazioni mediche ogni sei mesi.

L’omicidio si è verificato il 27 ottobre scorso  all’interno della caserma dei carabinieri di Asso. Il brigadiere era rientrato in servizio il 18 ottobre dopo mesi di assenza per problemi di salute. A gennaio è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria di un ospedale e, dopo un percorso di cura, la commissione medica lo aveva ritenuto idoneo a riprendere il servizio.

L’omicidio del comandante della stazione di Asso ha suscitato scalpore nella comunità, ponendo l’accento sulla necessità di rafforzare i servizi psichiatrici.

Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI 

error: ll Contenuto è protetto