Editoriale

Salta l’intitolazione del ponte a Fabrizio Quattrocchi: non basta “morire come un italiano” per avere un riconoscimento

Adesso vi faccio vedere come muore un italiano” pronunciando queste parole, cercando di togliersi il cappuccio col quale gli era stato coperto il volto, Fabrizio Quattrocchi fu ucciso in Iraq nel 2004, dopo essere stato preso in ostaggio a Bagdad, il 13 aprile di quell’anno, insieme ai colleghi Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio, da parte di miliziani del gruppo “Falangi Verdi di Maometto“.

A Genova si stava valutando l’idea di intitolargli il ponte della Valbisagno, che attualmente porta il nome del partigiano Attilio Firpo, ma è tutto saltato. Lo ha annunciato il Comune di Genova, dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi in città, ma – soprattutto – su invito della famiglia dello stesso Fabrizio. La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere domani. Il Comune fa sapere che “su invito della famiglia Quattrocchi – che non avrebbe gradito alcuna cerimonia divisiva per la popolazione genovese – ha deciso di sospendere la manifestazione prevista per domani 2 dicembre”.

E’ stata la sorella di Quattrocchi, Gabriella, a chiedere al sindaco “di riconsiderare la propria posizione, scegliendo eventualmente un altro luogo da dedicare alla memoria di Fabrizio”. Secondo quanto spiegato dalla civica amministrazione, “la scelta di intitolare quel ponte a Fabrizio Quattrocchi era stata presa dalla commissione toponomastica del Comune di Genova, dopo l’approvazione di mozione del Consiglio comunale. Con il consenso della famiglia – spiega Tursi – la commissione toponomastica provvederà a trovare un luogo più consono a ricordare la figura di una Medaglia d’oro al valore civile di cui Genova e’ giustamente orgogliosa“.

La famiglia di Fabrizio, dunque, dignitosa come lo fu lui al momento della morte, ha deciso di non ingaggiare una battaglia morale con l’Anpi e con la famiglia di Firpo, anche per non vedere ulteriormente infangata la figura del giovane ucciso.

Redazione a cura di meteoweb.eu

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