Russia nega sua fuga radioattiva verso il Baltico
La Russia ha negato che ci sia stata alcuna fuga radioattiva sul suo territorio: lo ha dichiarato il Cremlino, dopo che ieri dalla Svezia il Ctbto, l’ong che monitora sul divieto di test nucleari, ha denunciato la presenza di una nube di radioattività, di livelli non nocivi per l’uomo, ma originata da fissione atomica, proveniente dal territorio russo. Nube che si è diffusa nella Regione del Baltico, dalla Danimarca a San Pietroburgo, passando per Svezia, Finlandia, Estonia e Lettonia.
“Abbiamo un sistema avanzato di rilevamento di sicurezza dei livelli di radioattività e non ci sono emergenze”, ha dichiarato, citato dai media, il portavoce presidenziale, Dmitri Peskov, che ha aggiunto di non sapere da dove provenga questa informazione.
Ieri la società russa di gestione di centrali nucleari Rosenergoatom ha voluto chiarire che nessun incidente aveva avuto luogo in alcun suo impianto in quella regione. L’aria, secondo quanto rilevato dall’Organizzazione del trattato per la proibizione completa dei test nucleari, contiene isotopi di cesio 134, cesio 137 e rutenio 103. “Si tratta certamente di prodotti di fissione nucleare, molto probabilmente di origine civile”, ha dichiarato il portavoce dell’Ong con sede a Vienna, Lassina Zerbo.