Rivolta nel Carcere di Trapani: Detenuti prendono il controllo, la Polizia Penitenziaria in difficoltà
Una ventina di detenuti, armati di brande di ferro e determinazione, hanno asserragliato i cancelli del carcere Pietro Cerulli di Trapani, riuscendo a liberarsi dalle loro celle e a occupare un intero piano della sezione. La situazione è diventata ancora più critica quando i detenuti hanno bloccato i cancelli principali utilizzando i piedi di legno dei tavolini e hanno cospargendo di olio il corridoio, minacciando persino di usare bombolette di gas contro la Polizia Penitenziaria.
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Gioacchino Veneziano, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria Sicilia, ha raccontato gli avvenimenti drammatici che si sono svolti fino alle due di notte. Ha dichiarato: “Purtroppo, questa situazione conferma che il sistema carcerario è in mano ai detenuti, e le misure adottate dal governo sembrano essere solamente rimedi temporanei rispetto alla crescente delinquenza all’interno delle prigioni italiane. La Polizia Penitenziaria sembra avere le mani legate, e i rivoltosi prendevano in giro il personale che cercava di intervenire.”
Veneziano ha anche sottolineato che i detenuti recidivi e violenti dovrebbero essere trasferiti in reparti speciali, poiché spostarli in altre carceri non risolverebbe il problema e rappresenterebbe una minaccia costante per il personale e gli altri detenuti. Ha affermato: “La spada di Damocle dell’incriminazione per atti di tortura pende costantemente sulle teste del personale, ovunque essi si trovino.”
Il sindacalista ha sottolineato che nonostante il corpo di polizia penitenziaria abbia competenza nella gestione di situazioni simili, le denunce, le condanne che poi vengono ribaltate in appello, i provvedimenti disciplinari e le indagini per presunti atti di tortura che vengono poi derubricati hanno indebolito notevolmente il sistema di sicurezza carcerario nel corso degli anni. Fino a poco tempo fa, i detenuti ribelli erano ancora comodamente asserragliati, nonostante le disposizioni del capo Dap che imponevano il loro trasferimento fuori dalla regione.
La rivolta nel carcere di Trapani solleva gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza all’interno delle prigioni italiane e pone l’accento sulla necessità di affrontare questa sfida in modo più efficace e sostenibile per garantire la sicurezza del personale e dei detenuti.
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