Riserva di posti in favore dei militari in congedo: Un’opportunità per valorizzare il servizio alle Forze Armate
L’articolo 1014 del Codice dell’ordinamento militare stabilisce una riserva di posti nel pubblico impiego a favore dei militari congedati o in servizio permanente. In particolare, ne beneficiano i volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate congedati senza demerito o durante il periodo di rafferma, insieme ai volontari in servizio permanente.
Scopriamo nel dettaglio le riserve dei posti per i militari in congedo
Quali tipologie di personale militare possono aderire al “Progetto Sbocchi Occupazionali”?
Le categorie destinatarie delle attività di sostegno alla ricollocazione sono le seguenti: Volontario in Ferma Breve (VFB), Volontario in Ferma Prefissata per uno o quattro anni (VFP1-VFP4); Ufficiali in Ferma Prefissata e VSP anche se con modalità differenti a seconda del servizio prestato.
Che opportunità ci sono per i volontari di accesso nelle Pubbliche Amministrazioni?
Gli artt. 1014 e 678 del D.Lgs. 66/2010 prevedono la riserva dei posti in favore dei volontari nelle assunzioni presso le Pubbliche Amministrazioni nella misura del 30%, (20% per gli agenti di polizia locale) mentre la percentuale di riserva nei concorsi banditi dal Ministero della Difesa è del 50%.
Resta inteso che per fruire di tale beneficio è indispensabile il possesso dei requisiti richiesti dal bando di assunzione ed il superamento delle prove concorsuali con il punteggio minimo di idoneità.
Non sono invece destinatari del progetto coloro che hanno prestato servizio militare di leva, servizio in qualità di ausiliario dei carabinieri (per uno o più anni) o altre tipologie alternative all’assolvimento dell’obbligo di leva.
A quale figura di volontario si applica la riserva di posti nelle assunzioni pubbliche?
E come avviene l’assunzione?
L’attuale normativa disciplinata agli artt. 1014 e 678 del D.Lgs. 66/2010 (e successive modifiche ed integrazioni) destina la riserva di posti nelle assunzioni pubbliche alle seguenti categorie: ufficiali di complemento in ferma biennale ed in ferma prefissata, volontari in ferma breve (3 o piu’ anni), volontari in ferma prefissata (1 o 4 anni), congedati senza demerito o nel corso di ulteriore rafferma. Le assunzioni avvengono per pubblico concorso o mediante selezione pubblica indetta dai Centri per l’Impiego. I bandi dei concorsi pubblici sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 4^ Serie speciale Concorsi ed Esami, consultabile anche attraverso le pagine web mentre gli avvisi di selezione sono affissi presso i Centri per l’Impiego.
Il servizio prestato in qualità di volontario in ferma annuale VFA è considerato equivalente a quello del VFP1 ai fini dell’applicazione della riserva dei posti?
Il servizio prestato in qualità di VFA non è considerato equiparabile a quello di VFP1 come si evince anche dalla risposta del Ministro della Difesa, all’interrogazione parlamentare 4-11534, pubblicata sul sito istituzionale della Camera dei Deputati il 10 gennaio 2012, dove si specifica: che l’equiparazione tra il volontario in ferma annuale (VFA) e il volontario in ferma prefissata di un anno (VFP1) non pare perseguibile per ragioni sia giuridiche che sostanziali.
Il servizio prestato in qualità di ausiliario nell’Arma dei Carabinieri per uno o più anni è valido ai fini dell’applicazione della riserva dei posti?
Il servizio prestato in qualità di ausiliario nell’Arma dei Carabinieri non è valido ai fini dell’applicazione dell’istituto della riserva dei posti. Questa si applica solo alle categorie di volontari espressamente enunciate agli artt. 1014 e 678 del D.Lgs. 66/2010 (recante Codice dell’Ordinamento Militare -COM) e succ.mod.: volontari in ferma breve e in ferma prefissata per uno o quattro anni delle tre Forze Armate Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare, agli ufficiali di complemento in ferma biennale e in ferma prefissata.
Il servizio prestato in qualità di ausiliario nell’Arma dei Carabinieri valido all’assolvimento dell’obbligo di leva, non è utile ai fini della suddetta riserva. Tuttavia potrà essere valutato nei pubblici concorsi come previsto dagli artt.2050 e 2051 della norma summenzionata, ove ricorrano i presupposti.
L’unica tipologia di servizio nell’Arma dei Carabinieri che consente il riconoscimento del beneficio in questione è quello prestato in qualità di Ufficiale di complemento in ferma biennale e ufficiali in ferma prefissata, che hanno completato senza demerito la ferma contratta, come previsto dal comma 9 del citato art. 678 COM .
Il servizio prestato in qualità di ufficiale è valido ai fini dell’applicazione della riserva dei posti?
Il comma 9 dell’art.678 d.lgs.66/2010 individua, quale categorie destinatarie del beneficio, gli ufficiali di complemento in ferma biennale AUC (ulteriori 24 mesi dopo il servizio valido all’assolvimento dell’obbligo di leva) e gli ufficiali in ferma prefissata AUFP (al temine della ferma prefissata di 30 mesi).
La riserva si applica agli ufficiali che abbiano prestato senza demerito il servizio sopra indicato nelle FF.AA. Esercito Marina Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.
Non può ritenersi utile -quale requisito per beneficiare della riserva in questione – l’assolvimento degli obblighi di leva , il servizio di prima nomina o il servizio prestato nella riserva selezionata.
Cosa si intende per “congedo senza demerito”?
In assenza di definizioni dell’espressione “senza demerito”, il concetto va dedotto dalle disposizioni contenute nel COM (Codice dell’Ordinamento Militare). Per “senza demerito” si intende lo stato giuridico del militare che non sia incorso in provvedimenti tali da comportare il congedo per demerito. Motivi che per la loro gravità sono causa di congedo anticipato sono: abuso di alcol, utilizzo di sostanze psicotrope, motivi disciplinari, scarso rendimento (artt. 957 e 960 COM) nonché perdita del grado per rimozione all’esito di provvedimento disciplinare e per condanna penale (artt.923 e 861 COM) .
Valorizzazione delle Forze Armate
In conclusione, la riserva di posti in favore dei militari costituisce un passo importante verso la valorizzazione del servizio alle Forze Armate e l’inclusione dei loro membri nel pubblico impiego. Speriamo che questa misura sia attuata con successo, portando benefici sia ai militari coinvolti sia al progresso complessivo del Paese.
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