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RINNOVO CONTRATTUALE MILITARI E FORZE DI POLIZIA: “VOGLIAMO RISORSE ADEGUATE E NON POCHI SPICCI!”

Riportiamo di seguito una nota del
delegato Cocer Carabinieri,
Giuseppe La Fortuna:

“In relazione alla sentenza numero 1782015 della corte
costituzionale in materia di “blocco” della concertazione, attendiamo una
imminente convocazione presso la funzione pubblica per il rinnovo del contratto
normativo – economico, scaduto da ormai cinque anni.  

Tenuto conto della delicata problematica che continua a
diffondere malessere e sconcerto in tutti i settori del Comparto Sicurezza E
Difesa, auspico che ciò avvenga in tempi brevi e soprattutto che vengano
rese pubbliche le risorse destinate al settore poiché, qualora quelle particolarmente irrisorie riportate
dalle testate giornalistiche, fossero attendibili, tradirebbero le aspettative
di tutto il  personale che negli ultimi anni ha subito in silenzio danni
economici irreversibili pur continuando a servire lo stato con fedeltà,
abnegazione e sprezzo del pericolo.

 

Oggi questo non può più accadere – prosegue La Fortuna –
perché l’indispensabile fiducia del personale verso il governo, già
evidentemente affievolita dalla mancanza di attenzione dimostrata nei confronti
del Comparto, genererebbe ulteriore e più grave demotivazione tra i nostri
operatori con preoccupanti conseguenze sulla
sicurezza nazionale in un momento storico
particolarmente delicato ove tutti siamo consapevoli che la difesa della
nazione e il controllo del territorio sono le uniche risorse, concrete e
tangibili, sulle quali investire per garantire al cittadino sicurezza, legalità
e contrastare il latente, ma concreto e attuale, pericolo di attentati terroristici
(isis).  

 

Colgo l’occasione per
preannunciarvi che, la Commissione Difesa, mascherando la verità con l’urgente
esigenza della riforma della rappresentanza militare, sarebbe intenzionata a
concedere
una proroga di 6 mesi all’attuale mandato, con la
possibilità di ulteriori dilazioni. Sappiate – conclude La Fortuna – che ci impegneremo
con forza e fermezza affinché questo non accada poiché lo riteniamo un vile
espediente concordato con quei
delegati che in questi anni hanno
rappresentato se stessi e non i carabinieri i quali, tra qualche mese,
alla scadenza del mandato, hanno il diritto di voto attraverso il quale
potranno liberamente esprimere il proprio giudizio elettorale. In fondo la Commissione
Difesa sa bene che per fare una riforma condivisa basterebbe sancire 4 punti
essenziali che sarebbero addirittura approvati anche dalla Guardia Di Finanza,
attualmente orientata per il sindacato, ma alla fine perchè rischiare, è meglio
tenere buoni i Cocer accontentandoli con una bella proroga o magari inventarsi,
alla pari del governo Monti, una rappresentanza tecnica!!!

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