Rinnovo contratti militari e polizia, lo sfogo di Pianese: «Separare subito comparti sicurezza e difesa, impossibile andare avanti insieme»
Si è aperto con non poche polemiche il tavolo per il rinnovo del contratto di lavoro del comparto sicurezza e difesa, che riguarda il personale della Polizia di Stato. A far esplodere le tensioni, l’intervento del segretario generale del COISP Domenico Pianese, che ha puntato il dito contro i tentativi di “bloccare la contrattazione” da parte degli altri comparti.
“Oggi abbiamo aperto questa riunione con l’illustrazione di chi presiede il tavolo in un modo che non ci piace – ha tuonato Pianese – Ci aspettavamo di tutto tranne il tentativo di bloccare la contrattazione. Quello che ci è stato detto è il chiaro tentativo da parte degli attori degli altri due tavoli di mettere pregiudiziali che solo in parte possono essere accettate”.
SEPARARE URGENTEMENTE I COMPARTI SICUREZZA E DIFESA
“Ormai è chiaro che il percorso comune tra i due comparti è finito – ha proseguito il segretario del COISP – Le posizioni che ci dividono sono più di quelle che ci uniscono. Ribadiamo con forza la necessità di separare urgentemente il comparto sicurezza da quello della difesa”.
Il nodo cruciale è quello delle risorse economiche stanziate dal Governo per i rinnovi contrattuali: “Chiediamo che si proceda prima di tutto alla ripartizione del miliardo e mezzo previsto in finanziaria, interamente in deficit, tra gli aumenti in busta paga”.
“NON FAREMO IL GIOCO A CHI CHIEDE DI PIÙ”
“Se dobbiamo fare il gioco a chi chiede di più, chiedo subito di trovare 500 milioni in più da mettere sul tavolo del contratto – ha attaccato Pianese – Perché a chiedere risorse siamo bravi tutti. Ma il nostro obiettivo è tramutare gli stanziamenti previsti dal Governo in aumenti concreti per le donne e gli uomini della Polizia”.
Per il segretario del COISP è “inimmaginabile” non considerare l’impatto dell’inflazione: “Tutte le risorse, tranne quelle con vincoli specifici, devono andare sugli stipendi. Siamo più bravi degli altri a fare giochi di potere, ma il nostro obiettivo è restituire parte del potere d’acquisto perso”.
La richiesta al tavolo è quindi chiara: “Chiediamo con forza di proseguire subito la contrattazione dal punto di vista economico, prima ancora che normativo. I poliziotti devono vedere tradotti in aumenti tangibili gli stanziamenti previsti tra mille difficoltà dal Governo”.
“ABBIAMO RAPPRESENTATIVITÀ E NUMERI DALLA NOSTRA PARTE”
“Dobbiamo ripetere quello che abbiamo già detto: non stiamo al gioco delle parti. Portiamo al tavolo 42 anni di storia sindacale e la rappresentanza di 90.000 donne e uomini della Polizia di Stato. I numeri e la forza della rappresentatività hanno un peso e devono avere un peso”, ha ribadito Pianese.
SINDACATI POLIZIA VS FORZE ARMATE, È SCONTRO AL TAVOLO
Insomma, la partita contrattuale per il rinnovo del comparto sicurezza e difesa si preannuncia complessa. Da una parte le richieste dei sindacati di Polizia ad ordinamento civile, dall’altra, la resistenza degli altri attori al tavolo, in particolare i nascenti sindacati militari delle Forze Armate, presenti per la prima volta in un confronto nazionale.
Pianese non le ha mandate a dire, puntando il dito proprio contro i tentativi di “bloccare la contrattazione” operati da questi nuovi attori. La sensazione è che la strada per un’intesa sia tutta in salita. I poliziotti riusciranno ad avere la meglio? O prevarranno le esigenze degli altri comparti? Il braccio di ferro è appena cominciato.
E ancora: “Possiamo parlare di istituti normativi per fare il gioco delle parti, ma questo non è il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo è rimettere in tasca, anche se parzialmente, il potere d’acquisto degli stipendi di donne e uomini della Polizia”.
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