Rinnovo Contratti Forze Armate e Polizia: Coperta Corta, Rinvio e Una Tantum nel 2024 in vista
L’attesa per il rinnovo dei contratti delle Forze Armate e delle forze di polizia continua ad essere caratterizzata da incertezza. Nonostante le pressioni dei sindacati e delle organizzazioni di categoria, sembra che la situazione finanziaria del Paese renda difficile l’ottenimento di risorse sufficienti per soddisfare le richieste delle forze dell’ordine e dei militari.
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha recentemente ribadito l’importanza di considerare il rinnovo dei contratti come una delle priorità, visto che il periodo di riferimento per i rinnovi è il 2022-2024, e siamo ormai alla fine del 2023. Tuttavia, finora non sono emerse novità sostanziali in merito alle risorse disponibili per questo scopo.
L’Una Tantum nel 2024
La situazione finanziaria dell’Italia si è ulteriormente complicata a seguito delle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il quale ha evidenziato che l’aumento dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea comporterà un aumento degli interessi sul debito nazionale che “porta via alla prossima manovra 14-15 miliardi di euro”. Questo, unito al buco nelle casse statali causato dal Superbonus e alla minore crescita dell’economia, rende ancor più difficile reperire le risorse necessarie per i rinnovi dei contratti del personale delle Forze Armate e delle forze di polizia.
In questo contesto, il governo sta considerando l’ipotesi di confermare un aumento una tantum anche per il 2024, simile a quello previsto per il 2023. Questa misura, introdotta nella legge di Bilancio per il 2023, prevedeva un emolumento accessorio una tantum dell’1,5% dello stipendio, da corrispondere per tredici mensilità, con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza. Tuttavia, l’attuazione di questo aumento è stata caratterizzata da ritardi, e molti statali hanno visto gli effetti del bonus in busta paga solo ad agosto. Se l’una tantum dovesse essere confermata anche per il 2024, è probabile che le cifre restino pressoché invariate, dato che non sembrano esserci margini per ulteriori aumenti.
L’esordio dei sindacati militari
Questo scenario prospetta un difficile esordio per il primo rinnovo contrattuale delle Forze Armate nel 2024 concerto con i sindacati militari che si troveranno di fronte a sfide complesse. L’esiguità, per non dire la nullità delle risorse sinora stanziate, rende incerto il risultato finale, sollevando preoccupazioni sulla capacità di ottenere condizioni contrattuali adeguate per il personale militare. Sarà cruciale seguire da vicino l’evoluzione di questa situazione e valutare come il governo affronterà questa sfida delicata nel garantire giustizia e adeguati incentivi per coloro che lavorano per la sicurezza del Paese.
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