RIFORMA FORZE DI POLIZIA: DOMANI VIA LIBERA FINALE, LA DELEGA DIVENTA. ECCO COSA PREVEDE
L’Aula del Senato ha accelerato i lavori sulla
riforma della Pubblica Amministrazione, iniziando già in serata a votare, con
11 articoli approvati su 23, senza apportare modifiche.
riforma della Pubblica Amministrazione, iniziando già in serata a votare, con
11 articoli approvati su 23, senza apportare modifiche.
Per domani è atteso il
via libera finale alla delega, che così diventerebbe legge. Tra gli altri è
passato anche l’articolo che prevede l’accorpamento della Guardia Forestale in
un’altra forza di polizia (l’ipotesi più quotata è quella dei Carabinieri). Per
domani si punta a chiudere tutte le votazioni, anche perché ormai alcuni dei
principali nodi sono stati superati (dal riordino della dirigenza pubblica
all’ampliamento delle formula del silenzio assenso). Resta da votare, tra i
capitoli più dibattuti del ddl, la razionalizzazione delle società a
partecipazione pubblica. I lavori quindi riprenderanno al Senato domattina,
mentre il Governo già pensa alla fase attuativa. E se il ddl uscirà presto in
Gazzetta ufficiale si potrebbe presentare il primo pacchetto di decreti legislativi
già nel primo Cdm successivo alla pausa estiva.
via libera finale alla delega, che così diventerebbe legge. Tra gli altri è
passato anche l’articolo che prevede l’accorpamento della Guardia Forestale in
un’altra forza di polizia (l’ipotesi più quotata è quella dei Carabinieri). Per
domani si punta a chiudere tutte le votazioni, anche perché ormai alcuni dei
principali nodi sono stati superati (dal riordino della dirigenza pubblica
all’ampliamento delle formula del silenzio assenso). Resta da votare, tra i
capitoli più dibattuti del ddl, la razionalizzazione delle società a
partecipazione pubblica. I lavori quindi riprenderanno al Senato domattina,
mentre il Governo già pensa alla fase attuativa. E se il ddl uscirà presto in
Gazzetta ufficiale si potrebbe presentare il primo pacchetto di decreti legislativi
già nel primo Cdm successivo alla pausa estiva.
L’Aula
del Senato ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità, avanzate da Fi, Ln, Sel e Cri sul ddl di riforma
della Pubblica Amministrazione. Inizia quindi ora la discussione generale sul
provvedimento.
del Senato ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità, avanzate da Fi, Ln, Sel e Cri sul ddl di riforma
della Pubblica Amministrazione. Inizia quindi ora la discussione generale sul
provvedimento.
Sono circa 200 gli emendamenti presentati alla
riforma della Pubblica Amministrazione. Il numero delle proposte di cambiamento
arrivate è inferiore a quello registrato per la commissione (oltre 300).
“Oggi faremo la discussione generale”, spiega il relatore al ddl,
Giorgio Pagliari (Pd). Quanto a un possibile avvio delle votazioni già in
serata, spiega: “Vedremo, dipende dal numero degli interventi.
Probabilmente si comincerà domani”.
riforma della Pubblica Amministrazione. Il numero delle proposte di cambiamento
arrivate è inferiore a quello registrato per la commissione (oltre 300).
“Oggi faremo la discussione generale”, spiega il relatore al ddl,
Giorgio Pagliari (Pd). Quanto a un possibile avvio delle votazioni già in
serata, spiega: “Vedremo, dipende dal numero degli interventi.
Probabilmente si comincerà domani”.
ECCO IL
TESTO DELLA RIFORMA:
TESTO DELLA RIFORMA:
Dal riordino delle forze armate alla centralità
dell’inglese, dalle file all’ospedale ai giudizi sui dirigenti. Sono molte le
novità introdotte dalla delega p.a. che entro la settimana vedrà il via libera
definitivo dell’Aula del Senato. A cui dovranno seguire una serie di decreti
attuativi per renderla pienamente operativa. Ecco alcuni punti cardine della
riforma Madia.
dell’inglese, dalle file all’ospedale ai giudizi sui dirigenti. Sono molte le
novità introdotte dalla delega p.a. che entro la settimana vedrà il via libera
definitivo dell’Aula del Senato. A cui dovranno seguire una serie di decreti
attuativi per renderla pienamente operativa. Ecco alcuni punti cardine della
riforma Madia.
- – SCURE SU
PARTECIPATE. La delega parla esplicitamente di una loro riduzione e, per
quelle che gestiscono servizi pubblici di interesse generale, di un numero
massimo di esercizi in rosso dopo cui scatta la liquidazione. La parte
variabile del compenso degli amministratori dipenderà dai risultati
economici. Per quelle ‘indisciplinate’ è previsto un taglio dei
trasferimenti. - – SCOMPARE
FORESTALE, RIORDINO FORZE. Il ddl pone le basi per l’accorpamento della
Forestale in un’altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri). Si
tratterebbe di un trasferimento in blocco, anche se si concedono spazi a
quanti preferiscono non essere, come si dice da più parti,
‘militarizzati’. - – NUMERO UNICO
PER EMERGENZE. Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni
circostanza. L’idea e’ quella di realizzare centrali in ambito regionale.
Addio a tutti gli altri numeri (come 113, 115 e 118). - – FARO SU ‘FILE’
IN SANITÀ. Niente più ombre sui tempi medi di attesa per visite
specialistiche, analisi o referti. Ciascuna struttura dovrà pubblicare i
dati sulla durata tipo. - – STOP A
PRECARIATO. Obiettivo della delega è regolare le forme di lavoro
flessibile, limitandole a tassative fattispecie.
Tutto anche al fine di prevenire il precariato. - – CONCORSI, POLO
UNICO E FOCUS SU INGLESE. Viene sancita l’importanza dell’inglese e di
altre lingue straniere. Si va poi verso un polo unico per le selezioni,
una sorta di agenzia ad hoc con il compito di gestire le prove. - – DIRIGENTI
LICENZIABILI DOPO ‘BOCCIATURA’. I manager potranno essere mandati via
dalla P.A. dopo essere stati valutati negativamente. Per non essere
licenziato il dirigente pubblico potrà chiedere di essere ‘demansionato’ a
funzionario. - – MAGLIE PIÙ
LARGHE PER PENSIONATI IN P.A. Si allentano i vincoli per il conferimento
di incarichi pubblici a pensionati. Salta infatti il tetto di un anno come durata massima,
purché non si tratti di posizioni direttive o dirigenziali, per cui resta
il limite di 12 mesi. Per tutti la condizione è però ‘costo zero’ (gli
incarichi devono essere gratuiti). - – FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il diritto di accedere, anche via
web, a documenti e dati della P.A. Lo scopo è quello di spalancare gli
archivi pubblici, così da rendere possibile un controllo a 360 gradi anche
sull’utilizzo delle risorse pubbliche. - – LIBRETTO UNICO
PER AUTO. Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico
(Pra), retto dall’Aci, al ministero Infrastrutture e Trasporti, a cui fa
capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un’unica banca dati per la
circolazione e la proprietà, con un solo libretto. - – PRATICHE
DIMEZZATE PER OPERE INTERESSE GENERALE. Un ‘taglia burocrazia’, al fine di
semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni
in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale
o di interventi con effetti positivi sull’occupazione.