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RENZI IN DIVISA: SE LA MIMETICA DIVENTA UNO STRACCIO QUALSIASI, SENZA STILE E SENZA ONORE

(di Matteo Carnieletto) – Se l’abito non fa il monaco, la mimetica non fa di
certo il soldato. E l’immagine di oggi di Matteo Renzi in diretta da
Herat sta lì a dimostrarlo.

Il colletto della camicia bianca spunta dalla divisa
un po’ come potrebbe spuntare da una giacca di pelle qualsiasi. Per il premier
conta l’immagine: la mimetica sostituisce il “chiodo” alla Fonzie e
voilà, il gioco è fatto. Renzi si sente davvero un generale pronto ad arringare
i suoi soldati.
Eppure basterebbe entrare in una caserma qualsiasi
per vedere un comandante o un capitano riprendere i propri soldati perché il
basco o i fregi sono leggermente storti oppure perché, per ripararsi un po’ dal
freddo, hanno deciso di indossare una kefiah militare (proibita da noi, ma
concessa per esempio al Sas inglese). Basterebbe essere consapevoli di cosa
significhi indossare la divisa dei nostri caduti, dal Piave a Nassiriya,
per tremare quando la si indossa. Ma questo Renzi non lo sa. O, forse, non
vuole nemmeno saperlo.

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