PSC Carabinieri a Draghi: “Basta populismo sulla sicurezza, subito incontro per rinnovare contratti comparti Difesa e sicurezza”
Pianeta Sindacale Carabinieri – PSC ASSIEME si rivolge al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri di Governo con un messaggio chiaro su quello che deve essere il rinnovo contrattuale 2022-2024 per il comparto Difesa e Sicurezza. Il Contratto scaduto e le forze dell’ordine devono trovarsi sempre ad elemosinare l’attesa del triennio per poi accettare un aumento contrattuale che al meglio delle soluzioni porta a 50 euro di aumento nette. Questo perché lo stanziamento definitivo viene fatto con l’ultimo Documento di pianificazione economica e finanziaria. È giusto che si sappia: la sicurezza dei cittadini passa dall’opera di chi non ha uno stipendio adeguato alle esigenze sociali e di chi deve garantire l’ordine e la sicurezza pubblica delle nostre comunità. Per questi motivi PSC Assieme, l’Associazione Professionale a carattere sindacale, denuncia il crescente disagio sociale che congiunto agli stati depressivi e all’insofferenza del rispetto delle regole vede gli operatori quotidianamente imbattersi in situazioni sempre più difficili con conseguenti rischi della propria incolumità e di quella dei cittadini. Dentro una divisa c’è l’uomo e per questo anche i carabinieri alla stessa stregua di tutti i cittadini subiscono il disagio economico conseguente all’aumento del costo della vita che mette a dura prova le scelte familiari per i propri figli, per il futuro del paese. Lo stress e il disagio coinvolgono anche chi opera in questo settore delicato per questo non è accettabile a trovarsi sempre ad elemosinare ciò che un giusto Governo deve riconoscere. Le scelte governative devono poter stanziare ad ogni Manovra economica di ogni anno risorse dedicate che possano portare al termine del triennio 2022-2024 un aumento quantomeno necessario per consentire di poter far fronte all’aumento del costo della vita. Pianeta Sindacale Carabinieri è consapevole che delle difficoltà economiche del paese ma la sicurezza ha un costo e non può più passare dal solo senso di responsabilità che anima l’essere Carabiniere. Se l’investimento economico sulla sicurezza dei cittadini non è tra le priorità di questo Governo è necessario che si prenda atto che si debba allora dirigere un intervento economico importante nel sanare la carenza organica delle forze dell’ordine che oggi non riescono più a operare con adeguata serenità e armonia per poter dare il servizio che meritano i nostri cittadini. Intervenire sulla carenza organica creerebbe posti di lavoro con un investimento sociale che porta maggiore risorse umane e maggiore sicurezza al paese. Sanare le carenze organiche darebbe una risposta importante alla crisi interna sulla mobilità che vede oggi un Carabiniere non poter più ritornare verso il paese di origine dove troverebbe grazie alla famiglia maggiori garanzie per affrontare con dignità il il quotidiano. Garantire uno stipendio adeguato o investire sulla carenza organica questo l’appello che l’Associazione a Carattere Sindacale dei Carabinieri PSC Assieme rivolge al capo del Governo: basta parlare di sicurezza è arrivata l’ora di passare ai fatti o altrimenti la sicurezza resterà solo uno dei tanti temi di cui si discute ma che tutti sappiamo non è più essere una garanzia. Signor Presidente del Consiglio ascolti la voce dei Carabinieri, ascolti la voce di chi ama l’Italia e ascolti la voce dei cittadini che giustamente chiedono sempre più’ maggiore sicurezza.