Editoriale

PROF DI TORINO SOSPESA ED INDAGATA PER OLTRAGGIO ED ISTIGAZIONE A DELINQUERE

La segnalazione in procura per la maestra che ha augurato la morte ai poliziotti era stata depositata già alcuni giorni fa. I funzionari della Digos di Torino ipotizzavano il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, ma questa mattina il pm di Torino, Antonio Rinaudo, ha fatto di più e ha iscritto Lavinia Flavia Cassaro nel registro degli indagati anche con l’accusa di istigazione a delinquere e minacce. Tre capi d’accusa per la donna che era stata ripresa mentre gridava agli agenti in tenuta antisommossa, che avevano appena caricato il corteo di antifascisti in piazza contro CasaPound: “Vigliacchi, dovete morire, assassini”. Parole forti di cui però la maestra, che ieri sera era in piazza contro Salvini e stasera sarà alla manifestazione contro il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, non si pente: “Sono antifascista ed è un mio diritto scendere in piazza per manifestare la mia rabbia per uno Stato che difende i fascisti – ha spiegato – Non volevo augurare la morte a quei 150 poverelli che erano lì senza poter nemmeno mostrare le loro idee, ma al fascismo che temo ritorno in questo Paese”.

L’insegnante di una scuola  in un quartiere di periferia (Falchera) rischia il licenziamento. L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte informa di avere notificato, oggi, un provvedimento disciplinare a Lavinia Flavia Cassaro, ieri sospesa La sanzione è stata prospettata “in considerazione della gravità della condotta tenuta dalla docente”.  La “grave condotta” tenuta dalla

docente – “seppur non avvenuta all’interno dell’istituzione scolastica –  si spiega in una nota- contrasta in maniera evidente con i doveri inerenti la funzione educativa e arreca grave pregiudizio alla scuola, agli alunni, alle famiglie e all’immagine stessa della pubblica amministrazione”.

Il direttore generale dell’Ufficio, Fabrizio Manca, “a salvaguardia della serenità della comunità educativa”, ha “sospeso l’insegnante dal servizio fino alla conclusione del procedimento sanzionatorio”. L’Ufficio scolastico regionale vuole, infine, “cogliere l’occasione per esprimere piena solidarietà alle Forze dell’Ordine per l’insostituibile e gravoso impegno nella tutela della sicurezza dei cittadini e nella salvaguardia dei valori democratici della Repubblica”.

La relazione della questura di Torino contiene filmati e le prime identificazioni dei manifestanti che durante il corteo di giovedì scorso hanno lanciato pietre, bottiglie e bombe carta contro le forze dell’ordine schierate a difesa dell’hotel dove stava parlando il candidato premier di CasaPound, Simone Di Stefano. Nel fascicolo della procura non ci sarebbe solo il nome della maestra Cassaro, ma anche di altre persone che potrebbero essere indagate anche per altri reati. Diversi poliziotti sono rimasti feriti durante gli scontri, tra loro uno ha denunciato di essere stato colpito da una scheggia di legno con cui era imbottita una delle bombe carta.Ipotesi però ancora al vaglio degli inquirenti perché difficilmente una bomba carta può contenere materiale legnoso, più probabile invece che il pezzo che ha colpito l’agente sia stato scagliato dall’onda d’urto provocata dall’esplosione vicino a uno degli alberi di corso Vittorio. In comunicato della questura si parlava anche di lancio di bombe carta contenenti chiodi e bulloni.

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