Presunte Molestie nell’Ufficio del Consiglio di Stato: Maresciallo della Guardia di Finanza agli Arresti Domiciliari
Tentata violenza sessuale e stalking sono le accuse rivolte a un maresciallo della guardia di finanza, attualmente agli arresti domiciliari, in seguito a una denuncia da parte di un’addetta alle pulizie impiegata negli uffici del Consiglio di Stato. L’aggressore prestava servizio nella stessa struttura dove lavorava la vittima.
La denuncia della donna, una straniera di 30 anni impiegata da un’azienda di pulizie presso il Consiglio di Stato a Palazzo Spada, Roma, ha portato alla luce una serie di ripetuti comportamenti inappropriati. La vittima ha raccontato di aver subito approcci sessuali espliciti, molestie e pressioni psicologiche, con la costante preoccupazione di perdere il proprio impiego. La sua denuncia ha scatenato la procedura di emergenza “codice rosso”, istituita per proteggere le donne vittime di stalking considerate in pericolo. Al momento, non ci sono prove fotografiche, video o testimonianze a conferma delle sue dichiarazioni, ma le indagini sono in corso.
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L’accusa sostiene che gli atteggiamenti dell’aggressore si sono intensificati negli ultimi mesi, quando la donna lavorava negli stessi orari dell’aggressore. Ha raccontato di “pedinamenti nei corridoi”, tentativi di isolarsi con lei, allusioni sessuali e palpeggiamenti ripetuti che le hanno causato crescente ansia, anche per la paura di non essere creduta dai suoi superiori. Per questo motivo, la vittima ha ritardato la denuncia, temendo possibili conseguenze negative sul lavoro. Sperava che l’aggressore avrebbe compreso che il suo comportamento era inaccettabile, anche considerando il suo ruolo in un corpo militare. Tuttavia, l’aggressore è diventato sempre più aggressivo nel tempo, nonostante le chiare indicazioni della donna che respingeva le sue attenzioni morbose. Alla fine, la vittima ha denunciato quando ha raggiunto il limite della sua sopportazione.
Il tribunale di Roma ha emesso una misura cautelare che ha portato all’arresto domiciliare dell’aggressore in seguito alle indagini condotte dai carabinieri, con la collaborazione della guardia di finanza. Attualmente, l’aggressore si trova nella sua residenza, in attesa di un interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni. L’avvocato che lo assiste nega tutte le accuse, sostenendo che si tratta di mere invenzioni e accusa di essere vittima di un raggiro. Nel frattempo, è stato sospeso dal servizio, in attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda.
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