Forze di Polizia

Prestazioni sessuali in cambio di favori: arrestati due carabinieri e un poliziotto

Un’inchiesta esplosiva scuote il capoluogo aretuseo. Tre appartenenti alle forze dell’ordine, due carabinieri e un poliziotto, tutti in servizio a Siracusa, sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare e posti agli arresti domiciliari. L’azione è stata eseguita nei giorni scorsi congiuntamente da Polizia di Stato e Carabinieri, su mandato della Procura della Repubblica di Siracusa.


Le accuse: sesso in cambio di favori istituzionali, una denuncia che apre uno squarcio inquietante

Tutto comincia a gennaio, quando una donna si presenta presso un commissariato di polizia per una vicenda totalmente diversa, legata a una lite di vicinato. Ma è in quel momento che esplode la bomba: la donna racconta con toni gravi e circostanziati di essere stata indotta a concedere prestazioni sessuali a tre uomini in uniforme.

Secondo la testimone, le pressioni sarebbero arrivate da un poliziotto in servizio nello stesso commissariato e da due carabinieri operanti in una stazione dell’Arma nel territorio siracusano. In cambio? Presunti “favori” su una vicenda giudiziaria e interventi per sedare i conflitti nel condominio. Una denuncia che ha fatto subito scattare l’allarme.


L’indagine della Procura: intercettazioni, testimonianze e un impianto accusatorio che non lascia spazio al dubbio

La Procura aretusea non perde tempo. Coordina immediatamente un’indagine a tenaglia, affidata alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa e al Nucleo Investigativo dei Carabinieri. Un lavoro certosino fatto di testimonianze incrociate, intercettazioni, verifiche documentali e accertamenti incrociati sui movimenti di servizio dei tre indagati.

I magistrati ritengono di aver raccolto elementi sufficienti per configurare il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, previsto dall’articolo 319-quater del Codice Penale. Un’accusa che non è affatto di poco conto e che, se confermata, potrebbe costare caro ai tre uomini in divisa.


Presunzione di innocenza, ma le indagini continuano: nessun passo indietro dalla Procura di Siracusa

Al momento, i tre indagati si trovano agli arresti domiciliari. La Procura sottolinea che le indagini sono ancora in corso e che ogni elemento sarà sottoposto a rigorosa verifica. Vige ovviamente il principio di presunzione di innocenza, ma i riflettori restano accesi.

Secondo indiscrezioni, gli inquirenti starebbero approfondendo eventuali altri episodi analoghi o collegamenti con condotte improprie da parte di altri soggetti. Nessuna pista viene esclusa. Nel frattempo, le istituzioni sono chiamate a reagire: serve una risposta forte, concreta e credibile

La giustizia, quando funziona, non fa sconti a nessuno. E se i fatti saranno confermati, il prezzo da pagare sarà elevato. Ma è proprio da casi come questi che passa la credibilità delle istituzioni. E la fiducia dei cittadini.

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