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Poliziotto fermato dalla Guardia di Finanza per un sorpasso vietato. Si giustifica con entrata in servizio, ma era in ferie

Il prossimo 14 giugno, un poliziotto di 60 anni, che all’epoca dei fatti prestava servizio alla Stradale di Rimini e che ora è in pensione, dovrà affrontare un processo per falsa dichiarazione a pubblico ufficiale, falso ideologico e calunnia aggravata. La vicenda ha avuto inizio il 26 marzo 2020, durante il lockdown, quando il viceispettore si è reso protagonista di un sorpasso vietato sulla Statale 16, vicino a Fiabilandia. La vettura che ha sorpassato era una pattuglia della Guardia di Finanza. Il poliziotto ha spiegato di essere di fretta perché doveva entrare in servizio, motivo per cui i militari delle Fiamme Gialle hanno deciso di non contestargli l’infrazione.

Gli accertamenti in questura

Tuttavia, i successivi controlli interni alla Questura di Rimini hanno evidenziato che il 60enne era in congedo ordinario. Quando è stato interrogato a riguardo, l’uomo ha fornito una versione differente, sostenendo di non aver mai dichiarato ai finanzieri di essere stato in servizio, ma di aver scambiato con loro solo qualche saluto e normali accenni al lavoro, come di consuetudine fra colleghi di strada. Di fronte a tali accuse, il vice ispettore ha respinto ogni accusa, vedendo in questo processo la possibilità di dimostrare la sua estraneità ai fatti. I due militari calunniati si sono costituiti parte civile  Il processo si svolgerà davanti al Tribunale Collegiale di Rimini.

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