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POLIZIA, ACCORDO FRA SINDACATI E GOVERNO. FUORI SOLO IL SAP

(di Alberto Custodero e Monica Rubino) – I soldi per gli stipendi delle forze di polizia ci sono e le
proteste rientrano. E’ stato trovato l’accordo tra governo e sindacati sullo
sblocco del tetto salariale del personale dei comparti Sicurezza, Difesa e
Soccorso Pubblico.

Di conseguenza le forze sindacali che rappresentano il 93%
degli operatori del settore (resta fuori solo il Sap) hanno ritirato le
iniziative di protesta annunciate nei giorni scorsi. Manifestazioni, in ogni
caso, concepite “nel pieno rispetto delle regole e della legalità”,
come tengono a precisare i sindacati in risposta alle critiche del premier Matteo
Renzi, che proprio ieri, nel suo discorso sui “Millegiorni” alle
Camere, aveva bacchettato i sindacalisti delle forze dell’ordine avvertendoli
che “non possono permettersi di evocare forme di protesta contro la
legalità”.

La  riunione di questa mattina, tra il sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Luca Lotti, i ministri Roberta Pinotti, Andrea Orlando, Pier Carlo
Padoan e Angelino Alfano, ha avuto dunque esito positivo: sono stati recuperati
i soldi, un miliardo di euro in totale, per sbloccare gli stipendi delle forze
di polizia. Nel dettaglio, 440 milioni verranno dai ministeri, 530 dal governo
e 119 saranno attinti dai fondi di perequazione.

Disertato anche l’incontro con Silvio Berlusconi previsto per questa sera e
organizzato proprio sul tema stipendi. Alla riunione parteciperà probabilmente
solo il Sap (Consulta della sicurezza), l’unico sindacato che non ha accettato
l’accordo e che rappresenta poco più del 5 per cento del personale di polizia.
Va ricordato che blocco dei tetti salariali era stato un provvedimento proprio
di Berlusconi, attuato nel 2010.

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