Carabinieri

Pizzo agli imprenditori. Indagini chiuse per brigadiere dei carabinieri ormai in congedo

Chiuse le indagini si va verso la richiesta  di rinvio a giudizio per Giuseppe Alù, il 57enne brigadiere oggi in congedo ma al tempo dei fatti in forza alla compagnia dei carabinieri di Castelfranco, accusato, insieme ad altri 3 commilitoni, di concussione. Secondo il pubblico ministero Davide Romanelli avrebbe taglieggiato almeno 22 imprenditori cinesi della zona. L’uomo, originario di Catania, sarebbe intenzionato a chiedere il patteggiamento. Nel capo di imputazione a suo carico risulta anche il reato di furto in quanto avrebbe rubato alcuni elettrodomestici e del caffè. Nell’indagine sono emerse anche le responsabilità penali di tre persone, un italiano, un cinese e un albanese, che si sarebbero “accordati” con il carabiniere per risolvere “amichevolmente” alcune questioni.

Secondo gli inquirenti Alù avrebbe preteso denaro da almeno 22 persone tra imprenditori, gestori di pubblici esercizi e commercianti, tutti cinesi, minacciandoli di far eseguire controlli che avrebbero fatto chiudere le loro attività. Tra le vittime però ci sarebbe anche un noto imprenditore italiano della zona, “pizzicato” al volante in stato d’ebrezza e a cui il carabiniere avrebbe chiesto, facendoseli in effetti dare, trecento euro per non effettuare l’esame dell’etilometro. Il militare avrebbe raccontato agli inquirenti, durante il primo degli interrogatori,   che avrebbe preso di mira i cinesi perché si tratta di una comunità chiusa verso l’esterno. Quindi avrebbe contato di poter agire indisturbato facendo leva sulla omertà delle vittime.

La richiesta di rinvio a giudizio riguarderebbe anche altri tre carabinieri, anche loro indagati per concussione. Uno di questi sarebbe stato il militare che, raccontando quello che succedeva ad uno dei superiori, ha fatto scattare le indagini, partite nella primavera del 2018. Alù, che è stato anche agli arresti domiciliari, chiedeva ai cinesi un “pizzo” che poteva arrivare anche a 800 euro a visita. (TrevisoToday)

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