Polizia

Pisa, 15 poliziotti indagati dai carabinieri: l’inchiesta su chi ha ordinato la carica

Pisa è stata scossa dalle polemiche sulle manganellate sferrate dalla polizia contro gli studenti che manifestavano per chiedere il cessate il fuoco in Palestina. Ciò che inizialmente sembrava essere un episodio isolato si è rapidamente trasformato in un caso politico di grande rilevanza, sollevando interrogativi sulla condotta delle forze dell’ordine e richiedendo spiegazioni da parte delle istituzioni.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per ottenere chiarimenti sulla situazione. Le opposizioni politiche hanno anch’esse richiesto una informativa urgente da parte del ministro, che dovrà fornire dettagli in merito all’operazione di polizia che ha portato alle violenze.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, un’inchiesta è stata avviata sui fatti accaduti venerdì scorso. Un’intera squadra del Reparto mobile di Pisa, composta da circa quindici poliziotti, tra cui il capo squadra e uno dei responsabili dell’ordine pubblico incaricato della sorveglianza della piazza, è al centro dell’attenzione degli inquirenti. Questo segue l’invio di un’informativa da parte della Questura ai magistrati competenti.

L’indagine affidata ai carabinieri

Gli accertamenti, per competenza in questi casi per non far indagare i colleghi dei poliziotti coinvolti, sono stati assegnati ai carabinieri che hanno già cominciato a raccogliere elementi sul ferimento di tredici ragazzi, dieci dei quali minorenni, mentre i genitori di questi ultimi valutano la possibilità di unirsi per presentare un’unica denuncia.

La catena di comando

La relazione inviata dalla Questura di Pisa include le ordinanze del questore che contengono le disposizioni e i piani di sicurezza per le manifestazioni previste quel giorno, nonché gli ordini di servizio con le specifiche sulle unità e gli agenti impiegati. Sono state inoltre fornite immagini registrate dalla polizia scientifica durante il corteo improvvisato dagli studenti. È possibile che un simile scenario si verifichi anche a Firenze, dove cinque manifestanti sono rimasti feriti a causa di manganellate vicino a piazza Ognissanti, dove Cobas, studenti e movimenti di lotta per la casa hanno deviato il corteo verso il consolato americano.

Si sta anche prendendo in considerazione l’eventualità che l’indagine si estenda all’intera catena di comando della Questura, responsabile della gestione dell’ordine pubblico durante la manifestazione studentesca non autorizzata. Secondo le testimonianze di alcuni degli studenti coinvolti, l’ordine “Caricate!” è stato chiaramente udito prima delle violenze. Le manganellate sono state inflitte in due fasi ravvicinate, con gli agenti che non si sono fermati dopo aver respinto i ragazzi, ma li hanno inseguiti nel vicolo che da piazza Dante porta a piazza dei Cavalieri, colpendo indiscriminatamente anche i minorenni in fuga.

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L’opinione pubblica esige risposte e chiarezza su quanto accaduto, mentre l’inchiesta in corso cercherà di fare luce sulle responsabilità di coloro che hanno agito in maniera violenta durante la manifestazione studentesca. Sarà fondamentale capire se le azioni della polizia sono state proporzionate e se siano state rispettate le norme che regolamentano l’uso della forza in situazioni del genere.

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