Pierpaola uccisa dal collega poliziotto: «Cercava di allontanarlo»
Solo la pioggia che nel primo pomeriggio inizia a cadere, interrompe quel silenzio innaturale sceso da giovedì sera su via Rosario Nicolò, al quartiere Torraccia di Roma. I vicini di casa di Pierpaola Romano, 58 anni, sostituto commissario coordinatore di polizia, sono ancora sconvolti: «Non posso dire altro se non che era una bravissima persona». Il dolore, lo sconcerto e pure la rabbia – «perché come fa una donna a morire così?» si domandavano ancora ieri alcuni residenti – ha preso piede in questo angolo della Capitale. E non solo. Frastornati e sconvolti i familiari della vittima, il marito, anche lui poliziotto, e il figlio ventiduenne tornato da Piacenza dove frequenta la scuola allievi agenti.
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Diversi i punti ancora da chiarire – le indagini sono state delegate alla Squadra Mobile – per quanto il movente dell’omicidio-suicidio sia da ricondurre a ragioni personali e sentimentali. A giorni, verosimilmente lunedì, sarà svolta l’autopsia sul corpo della Romano, da anni in servizio all’ispettorato della Camera dopo un trascorso al commissariato Sant’Ippolito – zona San Lorenzo – dove lavora ancora il coniuge. Non potendo contare sulle immagini dei sistemi di videosorveglianza poiché il palazzo dove risiedeva la vittima ne è sfornito, si dovranno compiere delle perizie sui cellulari.
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