PENSIONI 2016: ECCO L’IMPORTO DEGLI AUMENTI E CHI INVECE DOVRA’ RIMBORSARE
Dal
primo gennaio 2016 un vero e proprio caos si abbatterà sulle pensioni. Infatti
è previsto un aumento, seppur minimo, per alcuni scaglioni ed invece un
alleggerimento per altri.
Nonostante
il tasso di rivalutazione per il
nuovo anno sia pari a zero, chi percepisce un assegno pensionistico
compreso tra le 3 e le 6 volte il minimo,
godrà di un modesto aumento in applicazione della sentenza della Consulta che
ha respinto il blocco della perequazione effettuata nel 2012 e nel 2013.
il tasso di rivalutazione per il
nuovo anno sia pari a zero, chi percepisce un assegno pensionistico
compreso tra le 3 e le 6 volte il minimo,
godrà di un modesto aumento in applicazione della sentenza della Consulta che
ha respinto il blocco della perequazione effettuata nel 2012 e nel 2013.
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Chi sarà penalizzato invece è chi percepisce una
pensione fino a 3 volte o a partire da 6 volte il minimo. Per
queste categorie di pensionati, infatti, è
prevista la restituzione derivante dalla differenza tra quanto ottenuto in
maniera provvisoria durante il 2015 al tasso previsto dello 0,3 per cento ed il
valore definitivo dello 0,2 per cento espresso a novembre dal D.L. numero 65 del 2015. In più, dato che
l’assegno pensionistico del nuovo anno sarà identico a quello definitivo del
2015 risultante dal D.L. 65/2015, nel 2016 l’assegno sarà un po’ più leggero.
pensione fino a 3 volte o a partire da 6 volte il minimo. Per
queste categorie di pensionati, infatti, è
prevista la restituzione derivante dalla differenza tra quanto ottenuto in
maniera provvisoria durante il 2015 al tasso previsto dello 0,3 per cento ed il
valore definitivo dello 0,2 per cento espresso a novembre dal D.L. numero 65 del 2015. In più, dato che
l’assegno pensionistico del nuovo anno sarà identico a quello definitivo del
2015 risultante dal D.L. 65/2015, nel 2016 l’assegno sarà un po’ più leggero.
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- Per
comprendere meglio il meccanismo della rivalutazione delle pensioni, Il Sole 24 Ore ha
costruito una tabella con gli scaglioni degli assegni pensionistici - Partendo
da chi percepisce una pensione
fino a 3 volte il minimo,
dunque un assegno ad esempio di 1.400 euro, con la determinazione della
rivalutazione allo 0,2% anziché allo 0,3% l’importo scenderà a 1.398,60 che sarà l’assegno percepito anche durante il
2016. La differenza mensile è pari a 1,60
euro, ma il pensionato dovrà rimborsare 18,20 euro percepiti in più nel
2015. Chi
percepisce una pensione tra le 3
e le 6 volte il minimo guadagnerà qualcosa: tra le 3 e le 4 volte, ad esempio, una pensione di
1.520 euro, avrà un rimborso di 18,85 euro e 15 euro in più di pensione al
mese. Infine,
chi percepisce una pensione di almeno
6 volte il minimo, dovrà
rimborsare a gennaio prossimo 18,59 euro e l’assegno, rispetto al 2015, subirà
una contrazione di circa 1,50 euro mensili.
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Non
resta che attendere i valori ufficiali che saranno formalizzati, nelle prossime
settimane, dall’Inps con una circolare.
resta che attendere i valori ufficiali che saranno formalizzati, nelle prossime
settimane, dall’Inps con una circolare.