NIENTE PORTO D’ARMI AGLI AGENTI FUORI SERVIZIO
Il rischio attentati in tutta Europa è alto. I fatti di Berlino lo hanno dimostrato ancora una volta Eppure in Italia i poliziotti fuori servizio non possono girare armati. Almeno non di un’arma propria. Il porto d’armi per difesa personale, infatti, agli agenti non viene concesso. L’unica pistola che possono aver con sé è quella d’ordinanza: la Beretta 92, pesante più di un chilo e lunga 21 centimetri.
Un evidente da scatenare ovunque, panico tra i presenti. La scorsa estate, dopo gli attentati di Nizza, l’ormai ex ministro Angelino Alfano, aveva dato indicazioni in tal senso, incentivando i poliziotti a girare armati anche fuori servizio. Ma tutto è rimasto lettera morta. A dimostrarlo lo scambio epistolare tra un agente in servizio a Novara e la
prefettura cittadina. <<A causa della recrudenza degli attentati terroristici operati sempre più da soggetti isolati e frutto di solitaria e imprevedibile programmazione>>, scriveva l’agente, voleva seguire l’indicazione di Alfano e girare armato anche fuori servizio. Poste le difcoltà logistiche di farlo con la Beretta d’ordinanza, il poliziotto ha chiesto << il rilascio del porto d’armi per difesa personale>>.
La risposta della Prefettura? Permesso negato. <<In relazione all’incarico ricoperto in polizia, il richiedente non è esposto a particolari rischi>>, rispondono, infatti, dagli ufci ministeriali di Novara <<e non ci sono sufcienti motivazioni che dimostrano la reale esposizione a rischi, non essendo evidenziati fatti o circostanze di pericolo attuale>>. Non esattamente appropriato per un Paese a rischio attentati. Quello dell’agente di Novara, tra l’altro, non è un caso isolato. <<Si tratta di una prassi dettata da un vuoto normativo>>, spiega Gianni Tonelli segretario del SAP, Sindacato Autonomo di Polizia.