Multe cancellate a Lotito, “La macchina è mia ma guidava il poliziotto di scorta”
Dopo il comunicato con cui la Lazio ha voluto fare chiarezza sulla vicenda delle multe cancellate, anche Claudio Lotito si è espresso, attraverso i microfoni del Messaggero, per spiegare quanto è accaduto.
I fatti risalgono al periodo in cui il presidente laziale viaggiava sotto scorta, era il 2009: “Usavo la mia macchina, per fare risparmiare soldi allo Stato. Le mie auto erano conosciute alla Polizia, alla Questura, lo sapevano tutti, ci sono i documenti. Alcune sono anche blindate. Una addirittura è stata comprata direttamente dal sottoscritto.
Dovevo avere due auto e quattro uomini nella scorta. Abbiamo comprato queste macchine intestate alle mie società e le guidava un poliziotto. Però questo prendeva le multe, magari per le Ztl. Ma la cancellazione era regolare, ci sono pure i documenti ufficiali del reparto scorte. E poi era nel periodo di massima allerta per la mia sicurezza, pensa che alla radio dicevano a volte le targhe della mia macchina quando passavo, quindi la dovevo cambiare in continuazione, perché veniva identificata.
Ma per te è verosimile che possa andare in Comune a farmi levare le multe? Con quello che verso allo Stato ogni anno, con i 6 milioni che pago ogni volta al Fisco, addirittura in anticipo. Secondo te io vado a farmi levare la multa dopo 5 anni? Risolverò questo equivoco con i pm. Io i processi li faccio nelle sedi competenti”. (comunicato La Lazio Siamo Noi)
Centonovantasette persone sono indagate dalla procura di Roma per un giro di multe illegalmente cancellate. Tra di loro c’è il presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito indagato per concorso in falso e truffa. Al centro dell’inchiesta, ribattezzata multopoli, c’è l’ex responsabile e altre tre dipendenti del Dipartimento risorse economiche di Roma Capitale che si occupa delle sanzioni amministrative e delle istruttorie legate alle violazioni del codice della strada. Il gip di Roma ha disposto oggi un sequestro preventivo di circa un milione di euro. Nei confronti di Lotito la cifra sequestrata è di oltre 26 mila euro. In particolare, secondo quanto accertato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Francesco Dall’Olio, che hanno coordinato le indagini svolte dalla Guardia di Finanza del Nucleo di polizia economico finanziaria, per quanto riguarda la posizione del numero uno della Lazio che faceva risultare come veicoli di scorta auto private che erano state multate. Il sequestro preventivo ha riguardato anche la società di autonoleggio per circa 800 mila euro.