Mosca: “Un missile ipersonico sulla Corte dell’Aia, la Nato non risponderebbe”
Il mandato di arresto per Vladimir Putin emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) continua a far discutere. L’ex presidente russo Medvedev attacca a muso duro e parla di “conseguenze disastrose” per il diritto internazionale.
L’ex presidente russo Dmitrij Medvedev ha nuovamente attaccato la decisione della Cpi di spiccare un mandato di arresto internazionale per il presidente Vladimir Putin per crimini di guerra con l’accusa di aver fatto deportare bambini ucraini nella Federazione. “Hanno deciso di processare un presidente di una potenza nucleare che non partecipa alla Cpi per gli stessi motivi degli Stati Uniti e di altri Paesi. Le conseguenze per il diritto internazionale saranno mostruose. Dopotutto, questo è il crollo delle fondamenta, dei principi del diritto“, ha scritto sui social l’attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo.
Medvedev è convinto che “ora nessuno si rivolgerà a nessun organismo internazionale, tutti negozieranno tra loro. Tutte le stupide decisioni dell’Onu e di altre strutture esploderanno. Sta arrivando il cupo declino dell’intero sistema di relazioni internazionali. La fiducia è andata”.
Medvedev: “Un missile contro la Corte dell’Aia”
“È possibile immaginare un lancio mirato di un missile ipersonico Oniks dal mare del Nord da una nave russa contro il tribunale dell’Aia”, si legge nel messaggio di Medvedev. Secondo l’ex capo del Cremlino la Corte è “solo una miserabile organizzazione internazionale, e non la popolazione di un Paese”. Pertanto la Nato – di cui i Paesi Bassi fanno parte dal 1949 – non inizierebbe una guerra in risposta a un attacco del genere.
Xi a Mosca per vedere Putin
Le dichiarazioni di Medvedev arrivano nel giorno in cui il presidente cinese Xi Jinping è a Mosca per un vertice con l’omologo russo Putin e una visita di tre giorni. In previsione dell’incontro, i due leader hanno intanto elogiato la forza della loro partnership bilaterale. Xi ha presentato la sua visita come un “viaggio di amicizia, cooperazione e pace”. Il portavoce del Cremlino Dimitrij Peskov ha annunciato che i due capi di Stato discuteranno del piano di pace cinese per l’Ucraina.
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