Meloni incontra sindacati di polizia «Contro le forze dell’ordine campagna denigratoria». Contratto, tavolo imminente. I dettagli
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato a Palazzo Chigi i sindacati di polizia ed i cocer carabinieri e finanza. Durante l’incontro, la premier ha affrontato il tema del ruolo delle forze dell’ordine e della gestione dell’ordine pubblico.
Il discorso di Meloni sulla gestione dell’ordine pubblico
Meloni ha sottolineato come nel 97% delle manifestazioni svoltesi negli ultimi mesi non si siano riscontrate criticità, grazie all’ottima gestione dell’ordine pubblico da parte delle forze di polizia. La premier ha espresso la sua contrarietà alla “sistematica campagna di denigrazione” a cui sono stati sottoposti i poliziotti e ha ipotizzato di cambiare le regole per la gestione dell’ordine pubblico, chiedendo ai sindacati proposte per migliorare la situazione attuale.
Il diritto di manifestare e il rispetto delle regole
La premier ha evidenziato come l’Italia, a differenza di altre nazioni, non abbia vietato le manifestazioni a favore della Palestina, ritenendo fondamentale garantire il diritto di esprimere qualunque posizione politica. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di rispettare le regole che disciplinano tale diritto e di tutelare gli obiettivi sensibili, spesso riconducibili più a simboli della religione ebraica che allo Stato di Israele.
Il rinnovo dei contratti per le Forze Armate e le Forze dell’Ordine
Meloni ha affrontato la questione del rinnovo dei contratti per le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, per il quale sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro. Gli aumenti medi lordi mensili previsti vanno dai 172 euro per l’Esercito ai 194 euro per la Guardia di Finanza, con un incremento medio del 5,78%. Tuttavia, questi aumenti non riusciranno a compensare completamente il calo del potere d’acquisto registrato nel triennio 2022-2024, dovuto a un’inflazione che ha fatto crescere i costi del 17,3%.
Siap: contratto, tavolo imminente
«È stato un incontro molto importante, perché non si è parlato solo di denaro e dell’imminente apertura» del tavolo sul «contratto per i poliziotti, i carabinieri e finanzieri del mondo militare, abbiamo parlato dei diritti e delle libertà di manifestare, che vanno garantiti a tutti ma nello spirito dell’articolo 17 comma 2 della costituzione». Così Giuseppe Tiani, segretario del Siap, al termine dell’incontro fra il governo e i sindacati di Polizia. «Le polemiche che stanno attraversando il Paese sul diritto di manifestare, che non è stato mai vietato, preoccupano sia i sindacati di polizia che lo stesso governo», ha aggiunto. «Non si è parlato del codice identificativo, su cui noi non rinunciamo alla discussione. Siamo disponibili a parlarne, ma non ci può essere rapporto paritario fra chi garantisce tutti i cittadini e chi manifesta in maniera violenta. Siamo disponibili a discuterne, ma non ci sono le condizioni sociali e politiche in questo momento per avviare un ragionamento sui codici identificativi tra polizia e carabinieri, alla Finanza già ce l’hanno, e gli ordini di servizio sono chiari.
Le potenziali fasce di aumento per le diverse Forze dell’Ordine e Armate
– Vigili del Fuoco: 173€
– Polizia Penitenziaria: 179€
– Polizia di Stato: 188€
– Carabinieri: 189€
– Guardia di Finanza: 194€
– Esercito Italiano: 172€
– Marina Militare: 189€
– Aeronautica Militare: 192€
Rappresentanza sindacale e iter per il rinnovo del contratto
Per la prima volta, il personale delle Forze Armate e dei corpi di Polizia ad ordinamento militare sarà rappresentato dai vertici delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, una volta terminata la misurata della loro “rappresentatività”. L’obiettivo del governo è quello di chiudere la trattativa il prima possibile, con un incontro per verificare le procedure calendarizzato al 14 marzo. Il tavolo per il rinnovo del contratto potrebbe partire già nelle prossime ore, dopo le elezioni regionali in Abruzzo.