Meloni: ‘C’è un brutto clima, mi preoccupa nell’anno della presidenza italiana del G7 ‘
Palazzo Chigi l’incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i sindacati delle forze dell’ordine sulle iniziative legislative in itinere del governo in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle forze di polizia con funzioni di controllo del territorio.
“C’è un clima che non mi piace e mi preoccupa, e di cui mi sento responsabile perché parte di questo clima dipende dal fatto che c’è la necessità di attaccare la sottoscritta e questo governo.
Mi preoccupa in un anno particolare, abbiamo la presidenza del G7, sarà un anno molto impegnativo, che investe la nostra credibilità sul piano internazionale e vedo toni che mi ricordano anni molto difficili per la nostra nazione”. È uno dei ragionamenti, a quanto apprende INFODIFESA, espressi dalla premier Giorgia Meloni nell’incontro con i sindacati di polizia.”
Il recente vertice tra la premier Meloni e i sindacati di polizia ha portato alla luce nodi critici che da troppo tempo affliggono il comparto sicurezza. È ora che il governo dia risposte concrete, abbandonando la retorica delle promesse e passando ai fatti. Il rinnovo contrattuale non può più essere rinviato: è una questione di dignità e rispetto per chi ogni giorno rischia la vita per difendere i cittadini. Basta con gli straordinari non pagati, vera e propria piaga che umilia il lavoro delle forze dell’ordine. Servono provvedimenti legislativi immediati e risorse adeguate per sanare questa ingiustizia.
Ma c’è di più. La premier lamenta un clima ostile nei confronti del governo, paventando rischi per la credibilità internazionale dell’Italia. Eppure, non si può tacere di fronte a scelte discutibili come nomine basate sullo spoil system più che sul merito. È ora di voltare pagina e di costruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, a partire proprio dalle forze di polizia. Serve un cambio di passo, una vera riforma che valorizzi professionalità, competenze e abnegazione di chi indossa una divisa. Solo così l’Italia potrà affrontare le sfide globali con autorevolezza e credibilità, forte di un apparato di sicurezza efficiente e motivato. Il tempo delle parole è scaduto: i poliziotti e i cittadini esigono fatti concreti. E li esigono ora.
Palazzo Chigi l’incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i sindacati delle forze dell’ordine sulle iniziative legislative in itinere del governo in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle forze di polizia con funzioni di controllo del territorio.
“C’è un clima che non mi piace e mi preoccupa, e di cui mi sento responsabile perché parte di questo clima dipende dal fatto che c’è la necessità di attaccare la sottoscritta e questo governo.
Mi preoccupa in un anno particolare, abbiamo la presidenza del G7, sarà un anno molto impegnativo, che investe la nostra credibilità sul piano internazionale e vedo toni che mi ricordano anni molto difficili per la nostra nazione”. È uno dei ragionamenti, a quanto apprende INFODIFESA, espressi dalla premier Giorgia Meloni nell’incontro con i sindacati di polizia.”
Il recente vertice tra la premier Meloni e i sindacati di polizia ha portato alla luce nodi critici che da troppo tempo affliggono il comparto sicurezza. È ora che il governo dia risposte concrete, abbandonando la retorica delle promesse e passando ai fatti. Il rinnovo contrattuale non può più essere rinviato: è una questione di dignità e rispetto per chi ogni giorno rischia la vita per difendere i cittadini. Basta con gli straordinari non pagati, vera e propria piaga che umilia il lavoro delle forze dell’ordine. Servono provvedimenti legislativi immediati e risorse adeguate per sanare questa ingiustizia.
Ma c’è di più. La premier lamenta un clima ostile nei confronti del governo, paventando rischi per la credibilità internazionale dell’Italia. Eppure, non si può tacere di fronte a scelte discutibili come nomine basate sullo spoil system più che sul merito. È ora di voltare pagina e di costruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, a partire proprio dalle forze di polizia. Serve un cambio di passo, una vera riforma che valorizzi professionalità, competenze e abnegazione di chi indossa una divisa. Solo così l’Italia potrà affrontare le sfide globali con autorevolezza e credibilità, forte di un apparato di sicurezza efficiente e motivato. Il tempo delle parole è scaduto: i poliziotti e i cittadini esigono fatti concreti. E li esigono ora.
Palazzo Chigi l’incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i sindacati delle forze dell’ordine sulle iniziative legislative in itinere del governo in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle forze di polizia con funzioni di controllo del territorio.
“C’è un clima che non mi piace e mi preoccupa, e di cui mi sento responsabile perché parte di questo clima dipende dal fatto che c’è la necessità di attaccare la sottoscritta e questo governo.
Mi preoccupa in un anno particolare, abbiamo la presidenza del G7, sarà un anno molto impegnativo, che investe la nostra credibilità sul piano internazionale e vedo toni che mi ricordano anni molto difficili per la nostra nazione”. È uno dei ragionamenti, a quanto apprende INFODIFESA, espressi dalla premier Giorgia Meloni nell’incontro con i sindacati di polizia.”
Il recente incontro tra la premier Meloni e i sindacati di polizia ha portato alla luce nodi critici che da troppo tempo affliggono il comparto sicurezza. È ora che il governo dia risposte concrete, abbandonando la retorica delle promesse e passando ai fatti. Il rinnovo contrattuale non può più essere rinviato: è una questione di dignità e rispetto per chi ogni giorno rischia la vita per difendere i cittadini. Basta con gli straordinari non pagati, vera e propria piaga che umilia il lavoro delle forze dell’ordine. Servono provvedimenti legislativi immediati e risorse adeguate per sanare questa ingiustizia.
Ma c’è di più. La premier lamenta un clima ostile nei confronti del governo, paventando rischi per la credibilità internazionale dell’Italia. Eppure, non si può tacere di fronte a scelte discutibili come nomine basate esclusivamente sullo spoil system più che sul merito. È ora di voltare pagina e di costruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, a partire proprio dalle forze di polizia. Serve un cambio di passo, una vera riforma che valorizzi professionalità, competenze e abnegazione di chi indossa una divisa. Solo così l’Italia potrà affrontare le sfide globali con autorevolezza e credibilità, forte di un apparato di sicurezza efficiente e motivato. Il tempo delle parole è scaduto: i poliziotti e i cittadini esigono fatti concreti. E li esigono ora.
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