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MASSACRO NELLA REDAZIONE SATIRICA CHE INSULTO’ MAOMETTO. I KILLER: “ALLAH E’ GRANDE”

Almeno dodici morti e cinque feriti. E’ questo –
secondo i media locali – il bilancio dell’attacco armato sferrato questa
mattina da un commando armato alla redazione parigina di “Charlie
Hebdo”, uno dei più letti settimanali satirici francesi. Secondo le prime
informazioni, gli uffici del giornale – situati nell’undicesimo arrondissement
della capitale transalpina – sono stati presi d’assalto da due uomini vestiti
di nero e incappucciati, che hanno aperto il fuoco a colpi di kalashnikov.

Poi
i due assalitori si sono dati alla fuga, bersagliando di colpi anche le prime
auto della polizia giunte sul posto allertate dai giornalisti presi dal panico.
La vettura usata dai due killer è stata poi ritrovata nel 19esimo
arrondissement, dove gli assalitori avrebbero aggredito un automobilista.
LE VITTIME – Stando a quanto si apprende, due
delle dodici vittime sono agenti di polizia. Uccisi anche il direttore Stephane
Charbonnier, detto Charb, e i suoi colleghi vignettisti Georges Wolinski
(autore molto famoso anche in Italia), Cabu (al secolo Jean Cabut) e Tignous
(Bernard Verlhac).
I TESTIMONI – “Aiutateci, è un
massacro!” l’appello disperato lanciato via telefono da giornalista
durante il raid. Poche parole, prima che la linea cadesse. Un altro testimone
ha riferito che i due attentatori gridavano “Allah u Akbar” (ovvero:
“Allah è grande”) e “Vendicheremo il nostro profeta!”.
Secondo un altro testimone, il vignettista Coco, i due killer “parlavano
perfettamente francese e dicevano di essere di al Qaeda”.
MASSIMA ALLERTA – Tutte le forze dell’ordine
restano in stato di massima allerta per possibili attentati terroristici. Gli
uomini della Gendarmerie sono stati schierati davanti a scuole, edifici
pubblici e anche a presidio delle redazioni di altri giornali.
HOLLANDE – “Siamo sotto choc. Si tratta di
un attentato terroristico” ha detto il presidente François Hollande.
“Ma non ci faremo intimidire”, ha aggiunto. “Il Paese resterà
unito e le autorità faranno di tutto per assicurare il prima possibile i
responsabili alla giustizia”.
NEL MIRINO DEGLI ISLAMISTI – Nel 2012 il
settimanale bersaglio del raid di stamane era stato oggetto di pesante minacce
da parte di gruppi musulmani integralisti per la pubblicazione di alcune
vignette che irridevano il profeta Maometto. Sulla copertina dell’ultimo numero
del periodico in edicola, invece, campeggia una foto dello scrittore Michel
Houellebecq, al centro di polemiche per il romanzo in uscita oggi
“Sottomissione”, che racconta l’arrivo al potere in Francia di un
presidente islamico. Circa un’ora prima dell’attacco, inoltre, sul profilo
Twitter del giornale era apparsa una vignetta caricaturale del leader dell’Isis
Abu Bakr al Baghdadi con gli auguri per il nuovo anno.
LE REAZIONI – Immediate le reazioni dei leader
politici internazionali, solidali con la Francia. “Siamo di fronte a
omicidi rivoltanti. Il Regno Unito è al fianco dei francesi e combatterà con
loro contro il terrorismo e per la libertà di stampa”, ha detto il premier
inglese David Cameron. Anche il presidente del Parlamento Ue Martin Schulz si è
detto “choccato” per quanto avvenuto. “E’ un atto terroristico
di dimensioni pazzesche, il governo italiano manifesta al popolo e al governo
francese solidarietà e vicinanza”. Queste le parole del ministro degli
Esteri Paolo Gentiloni, appena appreso dell’attacco a Charlie Hebdo. “La
cosa più grave – ha aggiunto il numero uno della Farnesina – è che si rivolge
verso una testata libera e una voce importante e potrebbe inserirsi in un
quadro di azioni terroristiche contro le vignette pubblicate in questi giorni”.

RENZI – Indignazione è stata espressa anche dal
premier Matteo Renzi, che ha commentato: “La violenza perderà sempre
contro la libertà e la democrazia”.

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