L’Arma piange l’appuntato Anzini. I funerali nel giorno del compleanno. Cambia l’accusa, è di omicidio volontario
Zogno si stringe intorno ai famigliari dell’appuntato scelto Emanuele Anzini, 41 anni (ne avrebbe compiuti 42 domani, martedì 18 giugno), il militare del Radiomobile della cittadina brembana travolto e ucciso ieri notte a Terno d’Isola a un posto di controllo da un’auto il cui conducente è stato arrestato per omicidio stradale. Ieri alle 11,30 in chiesa c’è stata la benedizione della salma; la compagna, che viveva con lui da sei anni a Botta di Sedrina, è stata colta da malore e soccorso con un’ambulanza.
Nel pomeriggio, alle 18, sarà celebrata una Messa in suffragio. I funerali saranno celebrati oggi martedì 18 giugno, giorno del suo compleanno, a Sulmona, sua città d’origine. Anzini era molto conosciuto in valle, non solo per la professione che svolgeva: era anche impegnato come volontario nella Croce rossa di San Pellegrino.
Anzini ha intimato l’alt a un’audi A3 che viaggiava in direzione di Sotto il Monte. Il conducente, forse nel tentativo di sottrarsi al controllo, lo ha travolto in pieno. La macchina gli è piombata addosso e lo ha trascinato per una cinquantina di metri, senza lasciargli scampo. L’impatto è stato violentissimo, tanto che il vetro della vettura è andato completamente distrutto. Al volante M. C., un cuoco trentaquattrenne di Sotto il Monte: era in stato di ebbrezza al momento del fatto ed è stato arrestato per omicidio stradale, poi l’accusa è stata tramutata nella ben più grave di omicidio volontario con dolo eventuale. Il suo tasso alcolico è risultato cinque volte superiore il limite consentito (nel suo sangue trovati tre grammi per litro). T ra l’altro aveva già un precedente: l’anno scorso gli era stata tolta la patente per un mese per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza e per un mese tra gennaio e febbraio di quest’anno gli era stata sospesa la patente per eccesso di velocità. Del caso si occupa la polizia stradale di Bergamo.