Esercito

LA SUPER E-BIKE CORAZZATA DA 20MILA EURO PER I MILITARI IN AFGHANISTAN

Il mercato delle e-bike si è ormai consolidato di anno in anno, facendosi ampiamente spazio tra le due ruote: nel 2006, in Europa, circolavano 98.000 bici a pedalata assistita mentre nel 2013 si è registrato il primo milione di unità. Al primo posto, nel vecchio continente, troviamo la Germania (44% del mercato con 380.000 e-bike vendute solo nel 2012); argento per l’Olanda (21%) e bronzo inizialmente condiviso tra Francia e Italia fino allo scorso anno quando abbiamo definitivamente strappato il bronzo ai cugini francesi.

Stando infatti ai dati pubblicati dall’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) e rilasciati alcuni mesi fa, nel 2016 le e-bike vendute sono aumentate del 121,3% nel nostro paese rispetto al 2015. Crescita che ha portato a 124.400 le pedelec (pedal electric bike) commercializzate in Italia (50.000 nel 2012). Si stima che nel 2018 le e-bike nel mondo saranno42 milioni (il 90% delle quali in Cina), un giro d’affari di oltre 11 miliardi di dollari.

Il trend delle e-bike ha spinto alcuni produttori a sviluppare modelli più simili a moto – nel design – ma con prestazioni di tutto rispetto ad un prezzo competitivo: c’è chi infatti se n’è innamorato al punto da desiderare modelli in grado di percorrere lunghe distanze, consentendo di spostarsi all’interno di una provincia o percorrere brevi viaggi “on the road” (100 km).

Richiesta avanzata anche dal mercato militare dal momento che una e-bike ha bassi consumi e costi di manutenzione, è leggera, versatile e facilmente trasportabile. Così alcuni ingegneri aerospaziali si sono cimentati in un up-grade della pedalata assistita; il risultato è Trefecta DRT, una e-bike customizzata creata per tre eserciti europei che permette ai soldati di muoversi con agilità nei difficili terreni afghani.

Il motore Bldc, da 4kW di potenza, può raggiungere la velocità massima di 70km/h. La batteria da 1.600 Wh si ricarica in 3 ore e offre un’autonomia di 100 km su terreno misto. Tutte le componenti sono nascoste all’interno della scocca in alluminio 7075 (una lega composta da alluminio e zinco usato prevalentemente in campo aeronautico) che la rende più resistente limitandone la manutenzione. Un bel passo avanti rispetto ai competitor, come la più limitata “Moar Fat Tire Ebike”, da 48 V con motore da 750 W per una velocità massima di 48 km/h.

Il costo si aggira tra i 22.500 e i 25.000 dollari.

Vale davvero così tanto? Haiko Visser, inventore e amministratore delegato dell’azienda, spiega che il costo così elevato e per poche tasche non è dovuto solamente alle componenti scelte tra le migliori sul mercato, ma della creazione da zero di ognuna di esse: batteria, sospensioni, computer fly-by-wire, struttura ripieghevole, assetto militare e componenti mai montate prima su modelli precedenti come la trasmissione automatica elettronica Rohloff che dispone di ben 14 velocità, i freni Hope con dischi da 203 mm e le ruote da 26’’ in carbonio e un computer impermeabile, posizionato al centro del manubrio per controllare le sospensioni, la trasmissione e l’assistenza al motore.

Il computer dell’e-bike. trefectamobility.com

Il Wi-fi e il Bluetooth servono, tra le tante cose, a collegarsi all’app Trefecta iOS (attualmente solo per iPhone). Last but not leastè in grado di supportare fino a 160 kg di carico.

 

Le due ruote “in divisa” sono disponibili in quattro modelli: DRT Off-road Unlimited, DRT Speed Pedelec, URB Speed Pedelec, URB L1E. Per ora i clienti della Trefecta sono eserciti, corpi di polizia e pochi privati ma l’amministratore delegato Haiko Visser sostiene che entro il 2018 sarà pronta una versione per il mass market: un prezzo più basso e competitivo di quello attuale che si avvicinerà molto ai competitor del settore come la Stealth Bomber, 11.000 dollari, che con i suoi 90km/h è la più veloce e-bike sul mercato.

Non sarebbe la prima volta che un’invenzione per uso militare sbarca sul mercato: lo stesso Internet era nato nel 1969 come Arpanet, una rete di computer creata per comunicare anche in caso di attacco nucleare, il GPS(Global Positioning System) creato negli stessi anni e divenne civile solo nel 1991. Nel caso dei veicoli un esempio è l’azienda Hummerla prima versione civile nacque su richiesta di Arnold Schwarzenegger.

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