Polizia

LA POLIZIA VA SVECCHIATA, INVECE VOGLIONO AGENTI HIGHLANDER. “RINNOVARE IL CONTRATTO E FAVORIRE PREVIDENZA DEI PIÙ GIOVANI”

(DIRE) Milano. – Denunciare i ritardi decennali della politica che “non hanno permesso di sanare una serie di sperequazioni tra le varie forze di Polizia penalizzando, in particolare, la Polizia di Stato”; rinegoziazione del contratto di lavoro (scaduti da otto anni) sul fisso e sulle indennita’; provvedere a rinnovare anagraficamente il Corpo, che con la media di 50 anni di eta’ e’ il piu’ vecchio d’Europa, insistendo con bandi di natura civile, sospesi per 15 anni e riattivati solo quest’anno, anche “per favorire l’assunzione di piu’ donne”; promuovere una politica di previdenza con fondi di comparto che porti a maggiore tutele contributivi per i piu’ giovani. Sono le istanze che arrivano oggi dalla conferenza del Silp-Cgil negli spazi della caserma Garibaldi a Milano.

A spiegarle alla ‘Dire’ e’ il segretario nazionale del sindacato di Polizia della Cgil, Daniele Tissone.
“Le politiche economiche e sociali che si stanno mettendo in atto, come dimostrano le scelte che l’esecutivo sta facendo nella messa a punto della manovra di bilancio, a partire dal Def e senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali ci preoccupano – dice il numero uno Silp – in particolare il sistema previdenziale attuale che non fa presagire niente di buono per i piu’ giovani”. Per ovviare alla situazione, il Silp chiede dunque “che si istituiscano, da subito, fondi di comparto per l’avvio della previdenza complementare”.

Per Tissone infatti, “l’ipotesi di un ulteriore innalzamento della permanenza in servizio dovuto all’incremento della speranza di vita previsto per il 2019, determinerebbe un ulteriore aumento dell’eta’ media del personale delle Forze dell’ordine che fa, dell’Italia, gia’ oggi, il Paese con gli addetti piu’ vecchi d’Europa. In ultimo, ma non per ultimo- conclude- desidereremmo il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da ben otto lunghi anni”, anche per adeguare il potere d’acquisto, ridottosi in 8 anni e che oggi in media “e’ superiore agli 85 euro lordi al giorno che vogliono dare agli agenti”.
D’altronde, “i lavoratori attendono le risorse per un rinnovo che restituisca dignita’ alle donne e agli uomini in divisa – conclude Tissone – perche’ e’ inammissibile lavorare di notte e nei festivi con compensi da pochi euro”.

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