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La Germania raddoppia gli armamenti: nuovo contratto da 15 miliardi per la Difesa

Berlino – Il ministero della Difesa tedesco è pronto a concludere un nuovo importante contratto con l’industria bellica nazionale per la fornitura fino a 2,3 milioni di munizioni di artiglieria. L’annuncio arriva dal ministro delle Finanze, che ha presentato alla Commissione Bilancio del Bundestag una proposta di accordo quadro del valore di 15 miliardi di euro con le aziende Diehl Defence e Nammo Raufoss.

La notizia conferma la volontà della Germania di rafforzare in modo deciso il proprio apparato militare, anche per rispettare gli impegni assunti con la NATO dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Si tratterebbe del secondo importante contratto in pochi giorni, dopo quello da 8,5 miliardi già firmato con Rheinmetall. In entrambi i casi, le munizioni serviranno a rifornire sia la Bundeswehr che l’esercito ucraino, che Berlino intende sostenere a lungo termine nella resistenza contro Mosca.

La Commissione Bilancio ha tuttavia chiesto chiarimenti sui fondi necessari, facendo slittare la presentazione del bilancio 2025 a metà luglio. Secondo alcune indiscrezioni, la coalizione Spd-Verdi-Fdp starebbe valutando tagli ad altri capitoli di spesa per reperire le risorse.

Il cancelliere Scholz, parlando al Bundestag, ha ribadito la piena solidarietà tedesca all’Ucraina, definendo “falsa e indegna” la posizione di alcuni partiti di sinistra che hanno disertato il discorso di Zelensky in Parlamento. Sul fronte opposto, il leader Cdu Merz ha criticato la maggioranza su temi interni, lodandone però la linea di politica estera contro l'”asse delle autocrazie” Russia-Cina-Iran.

Il dibattito in Parlamento si è acceso, con i deputati Afd che hanno definito Scholz un “guerrafondaio”. Il ministro della Difesa Pistorius vuole potenziare l’industria bellica tedesca, invitandola ad aumentare la capacità produttiva. L’opinione pubblica, stando ai sondaggi, continua a sostenere gli aiuti militari a Kiev, anche se c’è più cautela nell’Est del Paese. Solo il 12% crede a una soluzione negoziata nel breve termine.

La Germania sinora ha fornito aiuti per 34 miliardi all’Ucraina e ospiterà a Wiesbaden il nuovo comando Nato per il coordinamento degli armamenti. Il riferimento storico è alla lezione di Munich 1938: per molti, è indispensabile che l’Europa si prepari anche militarmente a fronteggiare le minacce autoritarie di Putin.

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