La Camera approva la risoluzione sulle missioni internazionali ma la maggioranza si spacca
Erasmo Palazzotto (Leu) ha invece sottolineato che “non sarò complice di chi non ha rispetto della dignità delle persone”. “A chi diamo le nostre motovedette? Chi stiamo addestrando? Coloro che trafficano esseri umani? Inaccettabile. Ho votato contro il rifinanziamento della Guardia Costiera libica: non sarò complice di chi non ha rispetto della dignità delle persone. E non può esserlo l’Italia”, ha detto. Per Giuditta Pini (Pd), il rifinanziamento alla Guardia Costiera Libica è stato votato anche dalla maggioranza del gruppo del Pd nonostante l’assemblea del partito avesse espressamente dato parere contrario al rinnovo degli accordi con la Libia. Io ho rispettato il volere dell’assemblea e le richieste dell’Onu e ho votato no”, ha annunciato in una nota. “Liberi e uguali e Italia viva non hanno votato, 2 partiti su 4 della maggioranza non vogliono più sostenere questa missione. Mentre il Pd – ha concluso – ha votato insieme a Lega e Movimento 5 stelle”.
Una “frattura” nella maggioranza sulla quale l’opposizione punta i riflettori. Per il capogruppo Lega in commissione Difesa della Camera, Roberto Paolo Ferrari, “ancora una volta la maggioranza si spacca sull’autorizzazione alle missioni militari internazionali. Viene certificata la dissoluzione della maggioranza in politica estera e di difesa”, ha spiegato in una nota. “Da Boldrini, Orfini, Fratoianni, Palazzotto e soci – ha aggiunto – uno spettacolo ideologico indegno e irrispettoso per i nostri militari impegnati sul campo a rischio della propria vita. Lor signori siano coerenti. Abbiano il coraggio di assumersene la responsabilità fuori dalle quattro mura dei loro salotti radical-chic e tolgano il sostegno al Governo di cui non condividono le scelte. Diversamente, la coerenza sarà ancora una volta sacrificata sull’altare della convenienza”, ha concluso. Per Maria Tripodi, deputata e capogruppo di Forza Italia in commissione Difesa, intervenendo in Aula a Montecitorio, viene accolta “con favore non solo la proroga delle missioni già in essere, ma anche le cinque nuove: Irini, Euam Iraq, la missione Nato a favore della stabilità delle regioni del fianco Sud dell’Alleanza, quella nel Golfo di Guinea, la coalizione per il Sahel, con Task Force Takuba”. “È necessario sottolineare – ha proseguito – come la regione mediterranea sia per l’Italia altamente strategica nell’alveo della propria politica estera e di difesa. Si pensi alla Libia: se è sicuramente necessaria una soluzione pacifica è anche opportuno essere interlocutori preferenziali per non perdere la nostra influenza a vantaggio di altri. Nell’ottica di sostenere e promuovere una maggiore sicurezza la partecipazione del nostro Paese alle missioni internazionali è un tassello fondamentale. In questo momento storico segnato da conflitti internazionali e atti di terrorismo, le forze democratiche devono dare prova di coesione, per la tutela della pace e della libertà. Respingo al mittente le accuse del collega Palazzotto: non mi sento complice di torturatori e non mi sento di prendere lezioni da quello che si sta configurando come il partito degli scafisti. Invito il collega Palazzotto a rileggere la storia, non è vero che il fenomeno migratorio non si può contrastare, Silvio Berlusconi nel 2009 lo azzerò”, ha concluso.
Soddisfazione è stata espressa invece dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, per “la votazione coesa del Parlamento che si è conclusa questa mattina alla Camera sulle missioni internazionali. È la riconferma del pieno sostegno ai nostri militari impegnati in molte parti del mondo. Ringrazio tutte le forze politiche e i componenti delle Commissioni coinvolte per il prezioso lavoro svolto”, ha detto. “Anche il voto di oggi testimonia che il Paese sostiene unito gli sforzi dei nostri militari nel mantenimento della sicurezza internazionale. Uomini e donne in uniforme che ogni giorno svolgono i loro compiti con professionalità e dedizione e con la grande umanità che li contraddistingue. Un patrimonio di credibilità che le nostre Forze Armate si sono costruite negli anni e che in ogni occasione mi viene ribadito da tutti gli interlocutori internazionali attraverso attestati di stima e apprezzamento”.
Per la viceministro degli Esteri, Marina Sereni, l’ampia maggioranza è prosecuzione dell’impegno per stabilità e pace. La vocazione europeista, il consolidato legame transatlantico e il “nostro convinto sostegno al multilateralismo sono le basi della proiezione esterna del nostro Paese con un’evidente centralità per l’area del Mediterraneo: su questa base il voto di oggi conferma il ruolo strategico delle nostre missioni internazionali che, come sempre, vedono una forte integrazione e complementarietà tra componenti militari, civili e di cooperazione così da perseguire obiettivi di sicurezza, sviluppo, rispetto dei diritti umani”. Per Sereni “la novità più rilevante per quanto riguarda la Libia – ha spiegato – è rappresentata dalla Missione Eunavformed Irini, di cui abbiamo la responsabilità del Comando generale, e che ci vede impegnati con assetti marittimi, satellitari e aerei allo scopo di garantire il rispetto dell’embargo sulle armi, indispensabile per raggiungere un cessate il fuoco durevole e credibile, e riavviare il dialogo politico tra le parti libiche”. La Sereni ha osservato: “La discussione parlamentare, alla quale hanno contribuito tutti i gruppi sia di maggioranza che di opposizione ai quali va il mio più sincero ringraziamento, ci sollecita a moltiplicare gli sforzi per ottenere risultati concreti e tangibili sul terreno del rispetto dei diritti umani e delle condizioni dei migranti in quel Paese”.
La viceministro ha aggiunto: “In questa direzione stiamo lavorando e lavoreremo per la sostanziale Modifica del Memorandum of Understanding, così come ci richiede anche la risoluzione parlamentare approvata, e per favorire l’accesso delle organizzazioni internazionali nei centri per migranti in Libia, con l’obiettivo di un loro superamento anche attraverso canali umanitari per l’evacuazione dei rifugiati in essi presenti, con particolare riguardo alle categorie più vulnerabili. Altrettanta attenzione sarà dedicata alla formazione del personale libico anche per quanto riguarda le operazioni di sminamento”. Complessivamente con la prosecuzione delle missioni già in essere e l’attivazione di alcune nuove, autorizzate coerentemente al dettato costituzionale nel quadro dell’azione delle Organizzazioni sovranazionali, l’Italia “consolida e conferma il suo impegno per sconfiggere la minaccia terroristica e contrastare il traffico di esseri umani, per costruire condizioni di stabilità e sicurezza nelle aree di conflitto, in particolare ai nostri confini, e per promuovere la pace e il rispetto dei diritti umani”, ha concluso la Sereni. (Agenzia Nova)