Israele, USIC: “Nel ghetto ebraico di Roma garitte fatiscenti e carabinieri a rischio”
In un recente comunicato l’USIC ha richiamato la necessità di equità e giustizia in un momento in cui la sicurezza pubblica è di fondamentale importanza. Mentre le misure di sicurezza sono essenziali per proteggere la comunità, è altrettanto importante garantire che il personale impegnato in queste operazioni riceva un trattamento adeguato ed equo.
“Il conflitto in corso tra Israele e Hamas ha generato, anche in Italia, la preoccupazione per eventuali attentati e, di conseguenza, la necessità di aumentare la vigilanza presso il ghetto ebraico di Roma. Per tali motivi, sono stati aggiunti ulteriori servizi che vengono remunerati con l’indennità ‘Ordine Pubblico’. Questa iniziativa, seppur lodevole sotto l’aspetto organizzativo, ha destato lamentele tra il personale dell’VIII° RGT Lazio, già impiegato in quella vigilanza e che per tali servizi percepisce la semplice ‘Turnazione esterna’ (circa tre euro netti a turno) in luogo appunto dell’Ordine Pubblico. Orbene, la Costituzione Italiana all’art.3 recita che, a parità di condizioni, deve essere garantito uguale trattamento e, in questo caso, si evidenzia la sperequazione a danni dei Carabinieri dell’VIII° RGT Lazio che, nonostante costretti a turni in garitte fatiscenti, probabilmente non conformi alla Legge 81/2008 (sicurezza sul lavoro), si vedono altri colleghi remunerati con una indennità migliore. Sarebbe opportuno, per non dire obbligatorio, non solo sistemare le garitte al fine di dare dignità al lavoro dei carabinieri, ma anche di intervenire al fine di riconoscere economicamente anche a questi l’indennità di ‘Ordine Pubblico’”. Lo dichiara, in una nota, Antonio Tarallo, Segretario Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).
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