Israele sotto attacco, richiamati i riservisti: “Pronti alla guerra”, almeno 4 vittime
Pioggia di razzi nelle ultime ore dalla Striscia di Gaza in direzione di Israele, dove in varie città sono suonate le sirene di allarme. Si tratta di un attacco massiccio da parte di Hamas, rivendicato dallo stesso braccio armato. L’esercito israeliano fa sapere di “essere pronto alla guerra” mentre il ministero della Difesa comunica di aver approvato un richiamo su larga scala dei riservisti.
Israele sotto attacco. Dozzine di razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele. I razzi sono stati lanciati da vari siti a Gaza a partire dalla mattinata di oggi e hanno continuato quasi mezz’ora dopo. Da parte loro, le forze armate israeliane hanno segnalato l’attivazione delle sirene nel sud del Paese, mentre la polizia ha invitato i cittadini a restare nei pressi dei rifugi antiaerei. Inizialmente non sono stati segnalati feriti su entrambi i lati del confine pesantemente militarizzato. Israele ha mantenuto un duro blocco contro la Striscia di Gaza da quando il gruppo militante Hamas ha preso il potere nel 2007.
Le sirene di allarme per l’arrivo di razzi hanno cominciato a suonare prima dell’alba, a partire dalle 5 e 35 di stamattina in quasi tutto Israele: lo segnala nei suoi profili social la Difesa israeliana. Miliziani palestinesi armati provenienti da Gaza si sono poi infiltrati in territorio israeliano questa mattina nella città di Sderot, da dove sono usciti a bordo di un furgone sparando dappertutto. Un video che circola sui social media mostra uomini vestiti di nero con fasce bianche che sparano con armi a canna lunga da un furgone contro una pattuglia israeliana in mezzo alla strada.
Le vittime accertate
Almeno 4 persone sarebbero state uccise nel Sud di Israele dall’attacco di razzi provenienti da Gaza. Lo fa sapere il sindaco di Kuseife, città beduina che si trova a circa 65 chilometri dalla Striscia di Gaza, Abd al-Aziz Nassara, parlando all’emittente pubblica Kan. Secondo il sindaco, ci sarebbero anche molti feriti.
Il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza avrebbe ucciso una donna nel Sud di Israele. Lo riferiscono i servizi di emergenza Magen David Adom. Altre 15 persone sono rimaste ferite in seguito al lancio del razzi da Gaza.
La rivendicazione di Hamas
Più di 5.000 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele: lo ha annunciato il braccio armato di Hamas in una dichiarazione televisiva in cui ha battezzato l’attacco “operazione Al-Aqsa Flood”. “Abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione – hanno affermato – Annunciamo l’Operazione Al-Aqsa Flood; nel primo attacco durato 20 minuti abbiamo sparato oltre 5 mila razzi”.
La reazione di Israele
L’esercito israeliano è “pronto alla guerra”: lo ha comunicato la stessa Difesa. Il ministero della Difesa guidato da Yoav Gallant ha approvato un richiamo su larga scala dei riservisti, in seguito all’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele. Lo riporta la stampa israeliana, citando il ministero. Il numero di riservisti da richiamare dipenderà dalle esigenze dell’esercito, ha precisato.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza nel Sud del Paese, nel raggio di 80 chilometri dalla Striscia di Gaza: questo gli permette di limitare gli assembramenti e di chiudere determinate zone all’interno dell’area, che comprende anche le città di Tel Aviv e Beersheba.
Oggi, come tutti i sabati dalla fine dell’anno scorso, erano previste manifestazioni contro il governo Netanyahu e la sua controversa riforma della giustizia. Per il primo sabato dall’inizio di quest’anno, gli israeliani non protesteranno oggi contro la riforma della giustizia voluta dal governo di destra del premier Benjamin Netanyahu: lo ha deciso il gruppo di protesta Kaplan Force in seguito all’attacco iniziato questa mattina su Israele. Allo stesso tempo, secondo quanto riferisce la stampa israeliana, gli organizzatori hanno fatto appello a tutti i riservisti a presentarsi e “fare la loro parte per salvaguardare la sicurezza e la salute dei residenti di Israele“.
La Difesa israeliana ha disposto la chiusura dei passaggi per la striscia di Gaza in seguito all’attacco con razzi sul Sud di Israele. Alle 13 locali (le 12 in Italia) si riunirà un comitato di sicurezza; il leader dell’opposizione Yair Lapid, che ha parlato con il consigliere militare del premier Netanyahu, Avi Gil, ha detto che sosterra’ “dura risposta militare” all’attacco di Hamas.
Le reazioni della politica italiana
“Il governo condanna con la massima fermezza gli attacchi a Israele“, dice il ministro degli Esteri, e vicepremier FI, Antonio Tajani. “Sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico. Hamas – riprende – cessi subito questa barbara violenza. Sosteniamo il diritto di Israele ad esistere e difendersi”.
“Allarme, dolore e sconcerto per la pioggia di attacchi terroristici scagliati da Gaza contro Israele e rivendicati da Hamas. Cordoglio per tutte le vittime innocenti. Urge una mobilitazione della Comunità internazionale per fermare l’escalation di terrore e violenza.” Lo scrive su X Peppe Provenzano, responsabile Esteri della segreteria Pd.
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