Iraq: razzi su base coalizione. Morto un contractor. Nessun ferito tra i militari italiani
Tre razzi sono stati lanciati ieri sera sull’aeroporto di Erbil, nel Kurdistan iracheno e uno di essi è caduto in una zona residenziale vicino a una base militare che ospita truppe straniere della coalizione a guida americana, uccidendo un contractor civile straniero, pare statunitense. Cinque i feriti, tra cui un militare americano.
Nessuna conseguenza per i militari italiani presenti nella base. Secondo la televisione curda Rudaw, i razzi sono stati lanciati dal distretto di Hamdaniya. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto un’indagine sull’attacco e ha promesso di “chiederne conto ai responsabili”. “Siamo indignati per l’attacco missilistico nella regione del Kurdistan iracheno”, ha detto in una dichiarazione. “Ho contattato il primo ministro del governo regionale del Kurdistan, Masrour Barzani, per discutere del fatto e per impegnarmi a sostenere tutti gli sforzi per indagare e chiedere conto ai responsabili”.
“Condanniamo con forza il lancio di razzi a Erbil, in Iraq, contro una base della Coalizione Internazionale al lavoro in questi mesi per contrastare sul campo l’avanzata dei terroristi del Daesh. Il nostro pensiero va ai soldati colpiti, alle loro famiglie e a tutti i nostri uomini e donne in uniforme che ogni giorno rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza. Come già ribadito dalla Farnesina, non ci faremo intimidire da questo vile attacco del Daesh: la lotta al terrorismo deve proseguire per garantire stabilità all’Iraq e all’intera regione”. Lo dichiarano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Difesa.