Insulti al carabiniere ucciso, la Scuola motiva lo stop alla prof: «Non custodì e controllò il cellulare»
«Non ha custodito e controllato il suo cellulare». È per questo che Eliana Frontini, l’insegnante di Novara finita nella bufera per il post contro il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cercello Rega, ucciso a coltellate a Roma durante il servizio nella notte tra il 25 e il 26 luglio, è stata sospesa dall’ufficio scolastico regionale del Piemonte. L’atto è però sospeso ed è stato impugnato dal legale dell’insegnante Luigi Rodini. «La mia assistita sta lavorando negli uffici della scuola di Novara – afferma il legale-. In accordo anche con il dirigente scolastico».
Per l’insegnate di disegno dell’istituto Pascal di Romentino, ci sono un’inchiesta penale per vilipendio dell’arma aperta dalla procura di Novara e il procedimento disciplinare aperto nei suoi confronti dall’ordine dei giornalisti del Piemonte che non si è ancora pronunciato.
La professoressa è finita sotto accusa dopo il post pubblicato su Facebook in cui si leggeva «Uno in meno e chiaramente con uno sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza». L’insegnante ha però sempre affermato di non aver scritto lei quelle frasi bensì il marito, che si è preso le sue responsabilità in una memoria consegnata all’ufficio scolastico.
di Floriana Rullo per il Corriere della Sera