Incontro tra il Ministro della Difesa e le Associazioni Sindacali Militari: Un Passo Verso il Rinnovo e il Miglioramento delle Condizioni del Personale Militare
Nella mattinata di oggi, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia, si è tenuto un incontro significativo tra il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, e le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale Militare (APCSM). La riunione ha visto la partecipazione dei Capi di Stato Maggiore e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, e rappresentanti di varie associazioni sindacali iscritte all’albo della Difesa. In particolare erano presenti 16 sigle su 26.
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SIC: Cooperazione e Miglioramento delle Condizioni Lavorative
Il Segretario Generale del SIC, Luigi Pettineo, e il Segretario Nazionale, Francesco Piero Lo Iacono, hanno preso parte all’evento. Pettineo, nel suo discorso, ha ringraziato il Ministro per l’opportunità di dialogo, sottolineando la volontà incondizionata e leale del SIC di collaborare con il Ministero della Difesa. L’obiettivo principale è migliorare il benessere e le condizioni lavorative dei Carabinieri. Inoltre, il SIC ha presentato al Ministro Crosetto un documento con proposte per il miglioramento del sistema previdenziale e pensionistico del personale del Comparto Difesa e Sicurezza.
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Pettineo ha sottolineato l’importanza di accrescere il benessere e migliorare le condizioni lavorative dei Carabinieri rappresentati dal SIC. Ha inoltre enfatizzato la necessità di estendere la partecipazione al Tavolo tecnico per il rinnovo contrattuale a tutte le APCSM, senza distinzioni basate sul numero degli iscritti rappresentati.
Inoltre, il SIC ha consegnato al Ministro Crosetto un documento dettagliato che propone miglioramenti nel sistema previdenziale e pensionistico per gli appartenenti al Comparto Difesa e Sicurezza. Il SIC ha anche sottolineato di non aver delegato a nessuno l’esercizio della propria rappresentatività e onorando pienamente il mandato ricevuto dai propri iscritti.
ASPMI: Necessità e Priorità. La Rete Sindacale
Il comunicato dell’Associazione Sindacale Professionale Militare Italiana (ASPMI), con particolare riferimento all’incontro con il Ministro della Difesa, sottolinea il ruolo cruciale che ha giocato il suo Segretario Generale, parlando a nome di una più ampia Rete Sindacale. Questa rete include diverse sigle sindacali rappresentanti il personale dei Carabinieri, dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica.
L’ASPMI, nell’esprimere le sue posizioni, ha evidenziato la necessità di affrontare una serie di questioni fondamentali per il benessere e la tutela del personale delle Forze Armate. Tra questi temi, si è posta particolare enfasi sull’Operazione Strade Sicure, sollevando preoccupazioni riguardo l’adeguatezza delle risorse assegnate e la gestione delle ore straordinarie. È stata altresì sollevata la questione delle risorse necessarie per il nuovo modello di Difesa, sottolineando che il personale militare richiede un’adeguata formazione, strutture, e sostegno per poter operare efficacemente.
Un altro tema chiave toccato dall’ASPMI è stata la specificità delle Forze Armate. L’associazione ha sottolineato l’importanza di riconoscere e valorizzare le peculiarità del servizio militare, garantendo che ciò si rifletta in un adeguato stanziamento di risorse. Inoltre è stata sollevata la questione dei 6 scatti stipendiali, in particolare in relazione a una recente sentenza del Consiglio di Stato, evidenziando la necessità di adeguamenti normativi per garantire l’equità nella liquidazione del trattamento di fine servizio.
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Il comunicato sottolinea anche la richiesta dell’ASPMI di istituire un tavolo tecnico per gli straordinari, volto a definire criteri omogenei per la corresponsione dello straordinario per il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Questa richiesta riflette la volontà dell’associazione di vedere risolte alcune disparità di trattamento e di garantire una gestione più efficace ed equa delle risorse.
In conclusione, il Segretario Generale dell’ASPMI ha ribadito l’impegno dell’associazione a lavorare in collaborazione con il Ministero della Difesa e le altre sigle sindacali per affrontare e risolvere le problematiche attuali che interessano il personale militare. L’obiettivo rimane quello di garantire condizioni di lavoro adeguate, un giusto riconoscimento economico e una tutela effettiva dei diritti e degli interessi del personale delle Forze Armate italiane.
SIAMO Esercito: Delusione e Critica nei Confronti del Governo
Il Segretario Generale del Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato Esercito (S.I.A.M.O. Esercito), Daniele Lepore, ha espresso forte delusione e critica nei confronti del Governo, in particolare per l’atteggiamento assunto dal Ministro della Difesa e la mancanza di azioni concrete dopo l’incontro del 8 maggio. Nonostante le speranze iniziali suscitate dall’apertura al dialogo con le Associazioni Sindacali, Lepore lamenta che queste aspettative non si siano tradotte in reali progressi.
La partecipazione del SIAMO Esercito all’incontro è stata motivata da un senso di dovere istituzionale e dalla volontà di rappresentare direttamente le proprie posizioni di fronte al rappresentante del Governo, anziché limitarsi a comunicazioni indirette.
Il Segretario Generale ha espresso disappunto per il modo in cui è stata gestita la convocazione all’incontro, percependo la breve notifica e la limitazione del tempo di intervento per ciascun rappresentante come segnali di scarsa considerazione. Inoltre, ha criticato la scelta di tenere l’incontro a Palazzo Esercito e per un tempo così ristretto, considerandola una mancanza di rispetto nei confronti dei rappresentanti del personale.
Lepore ha anche evidenziato come, nei mesi precedenti, il Ministro della Difesa avesse ignorato i sindacati militari, mentre il SIAMO Esercito era stato accolto dai Presidenti delle Commissioni Difesa e da membri politici nazionali, riconoscendo l’importanza del ruolo del sindacato nella tutela degli interessi e dei diritti del personale militare.
Il comunicato del SIAMO Esercito conclude con una dichiarazione di fermezza: il sindacato non dimenticherà il trattamento ricevuto in questa occasione e si confronterà con il Ministro solo dopo essere stato ufficialmente riconosciuto come rappresentativo.
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