Carabinieri

Il ministro Piantedosi all’inaugurazione della caserma dei Carabinieri di Monteverde nuovo

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto questa mattina a Roma all’inaugurazione della nuova sede del comando-stazione dei Carabinieri di ‘Monteverde nuovo’, situata nell’ex padiglione 17 del complesso ospedaliero Forlanini.

La realizzazione della caserma, che si inserisce in un più ampio progetto di rinnovo delle strutture dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un elemento che concorre alla riqualificazione di tutta l’area urbana circostante, grazie al nuovo presidio di legalità che sarà al servizio della sicurezza dei cittadini. Una conferma dell’«attenzione di tutte le istituzioni – coinvolte in un progetto comune – nei confronti delle politiche di sicurezza, che sicuramente passano anche attraverso idonee strutture e risorse a disposizione degli stessi operatori», ha osservato il ministro.

«Il concetto di sicurezza non si identifica più solo con il tradizionale ambito di prevenzione dei fenomeni criminosi, ma si estende a tutte quelle problematiche in grado di turbare la serenità della collettività», come «degrado urbano, disadattamento sociale, diffuse incertezze sui punti di riferimento», tutti fattori che producono una «percezione di insicurezza collettiva» ha proseguito il titolare del Viminale

Situazioni che «le Forze di polizia sono chiamate ad affrontare in prima linea, anche quando non necessariamente investono questioni di ordine pubblico», perché oggi «un presidio di polizia sul territorio deve, prima di tutto assicurare “normalità”», come «sanno bene i Carabinieri, presenti in maniera capillare sul territorio nazionale e a cui i cittadini si rivolgono con fiducia in caso di difficoltà o, spesso, anche per un semplice aiuto.».

«Come ministro dell’Interno, ho molto a cuore la sicurezza nelle città», ha ribadito il titolare del Viminale richiamando le azioni messe in atto in questi mesi: dal confronto permanente avviato con le principali città metropolitane italiane, Roma, Milano e Napoli, ai conseguenti controlli ad alto impatto nelle principali stazioni ferroviarie, e aree limitrofe, e in generale nei luoghi maggiormente frequentati; dal potenziamento dei presidi di polizia nelle strutture ospedaliere al contrasto alle occupazioni abusive di immobili, allo spaccio di droghe e ai fenomeni collegati alla cosiddetta mala-movida.

In questa prospettiva, ha concluso, «ritengo che sia necessario trovare sempre nuove occasioni per rinsadare l’alleanza tra enti di governo del territorio, autorità di pubblica sicurezza e Viminale», per «garantire la presenza e la visibilità delle Forze di polizia laddove sono più forti le esigenze di tutela della sicurezza».

Una visione confermata dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi nel suo intervento, seguito a quello di apertura del comandante provinciale di Roma Lorenzo Falferi: «Questa nuova casa per i Carabinieri è il risultato davvero straordinario di uno sforzo corale di tutte le componenti istituzionali coinvolte costantemente orientate a perseguire un unico obiettivo: il bene dei cittadini», ha sottolineato il comandante Luzi.

Agli interventi è seguito il taglio del nastro insieme con la madrina della cerimonia, Alessandra Moneta, sorella del carabiniere Andrea Moneta, vittima della strage del ’91 della “Uno bianca”, insignito, alla memoria, della medaglia d’oro al valor civile.

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