GOVERNO ANNUNCIA NUOVE ASSUNZIONI IN POLIZIA E POI BLOCCA TUTTO. “PESSIMO SEGNALE”
“Il piano pluriennale straordinario per assumere 8.000 nuovi operatori delle forze dell’ordine costituiva un fatto positivo. Nonostante le assunzioni necessarie al ripianamento degli organici fossero di gran lunga inferiori dati i numerosi pensionamenti e l’età media.
Ora, la notizia secondo cui il ministro Tria non ha controfirmato il provvedimento della funzione pubblica a causa delle scarse risorse a disposizione costituisce un bruttissimo segnale”.
E’ quanto lamenta il segretario del sindacato di polizia Silp-Cgil Daniele Tissone. Per Tissone, “i molti proclami del nuovo esecutivo devono smettere di guardare alla sicurezza percepita, entrando nel merito delle questioni vere legate alla sicurezza reale.
Ma per fare ciò servono investimenti veri in personale, mezzi e tecnologie perché il crimine, sempre più organizzato e transnazionale, non lo si combatte con qualche militare davanti alle stazioni ferroviarie ma dotando di uomini e mezzi i commissariati di Polizia e le stazioni dei Carabinieri, oltre a mirate politiche di intelligence”.
Secondo la Silp-Cgil, “il nuovo esecutivo, che sta facendo i conti con le esigenze di bilancio, ha davanti una sola possibilità per reperire risorse per la sicurezza: mettere in atto reali politiche di contrasto all’evasione fiscale, alla corruzione e al contrasto del crimine organizzato. Solamente attraverso tali interventi si può consentire un recupero di risorse sul versante della sicurezza reale ma, per farlo, bisogna abbandonare i proclami e passare ai fatti”.