Gli Usa vogliono rafforzare la presenza militare in Giappone
Gli Stati Uniti stanno valutando lo schieramento di nuovi “elementi militari” in Giappone per migliorare il coordinamento con le Forze di autodifesa di quel Paese, nell’eventualità che una situazione di crisi militare a Taiwan renda necessaria una rapida risposta collettiva. Lo scrive il quotidiano “Nikkei”, che menziona un passaggio del bilancio della Difesa per il 2024 approvato dal Senato federale Usa alla fine del mese scorso.
Tra le altre disposizioni, il documento richiede al Pentagono di rivedere la struttura di comando militare in Giappone. La revisione punta a individuare nuove modalità per il coordinamento di tutte le operazioni militari statunitensi sul territorio giapponese, agevolare la pianificazione militare integrata con Tokyo e assumere azioni affini alle misure attivate dal Giappone per stabilire un nuovo quartier generale congiunto delle forze armate.
L’iniziativa giunge a seguito di alcune analisi che hanno sollevato preoccupazione in merito alla capacità di Stati Uniti e Giappone di opporre una risposta congiunta tempestiva a una eventuale crisi militare nella regione. Intervistato da “Nikkei”, il vicepresidente della commissione Servizi armati della Camera Usa, Rob Wittman, ha dichiarato che “più tempo (per il coordinamento operativo bilaterale con il Giappone) in un ambiente conteso, in circostanze molto difficili, a volte può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta”.
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