Carabinieri

GIALLO ISABELLA, IL MARESCIALLO VERDE RIFORMATO DALL’ARMA

Destituito dal servizio per motivi di salute: scatta la pensione anticipata. Il sottufficiale era il compagno di Debora Sorgato, accusata di omicidio. Di Enrico Ferro per il Mattino di Padova.

Il maresciallo Giuseppe Verde è stato riformato dall’Arma dei carabinieri per motivi di salute. Dopo più di un anno di malattia ha dovuto dire addio per sempre alla divisa della Benemerita. «Problemi di natura psicologica sorti per via dell’incubo in cui è stato catapultato», conferma il legale di fiducia Carlo Bermone. Verde era il compagno di Debora Sorgato, la donna accusata di aver ucciso Isabella Noventa e di essersi liberata del suo cadavere.

Nel giallo che tiene con il fiato sospeso ormai da un anno e mezzo è entrato quindi anche un carabiniere che portava sulle spalle i gradi di maresciallo. Era una delle colonne dell’Aliquota operativa della Compagnia di Padova, in quanto esperto in rilievi. Giuseppe Verde era il professionista che si occupava dell’attività tecnica dopo l’esplosione di un bancomat, dopo una rapina in banca ma entrava in gioco anche per sviluppare tutti gli accertamenti al computer necessari quando si porta avanti un’indagine.

Omicidio di Isabella Noventa, la cronistoriaPasso per passo la storia di Isabella Noventa, la segretaria uccisa a Noventa Padovana a casa di Freddy Sorgato che ha confessato l’omicidio della donna. Sono ancora in corso le ricerche del cadavere

A febbraio 2016, dopo un mese di accertamenti sulla scomparsa di Isabella Noventa, si è scoperto che il sottufficiale dell’Arma aveva una storia d’amore con un membro del terzetto diabolico. Lui e Debora vivevano in due appartamenti confinanti e la loro storia era ufficiale ormai da tempo. La notte dei fermi è stato interrogato per ore in Questura ma alla fine se n’è andato senza alcuna accusa.

Circa un mese dopo, in marzo, nell’abitazione del militare sono stati trovati 124 mila euro in un armadio e 2 pistole con le relative munizioni: una Beretta calibro 7,65 con il colpo in canna e 71 proiettili, e un’Astra di fabbricazione spagnola calibro 9×21 con 51 proiettili. È stato lui a denunciare la presenza delle armi chiamando i suoi stessi colleghi.

Dopo la chiusura delle indagini sulla morte di Isabella Noventa qualcosa inizia a muoversi. Freddy Sorgato, uno dei tre indagati attualmente in carcere per la morte della 55enne, ha fatto sapere tramite il suo avvocato di voler esser interrogato a fine mese. Autotrasportatore con la passione del ballo, Freddy Sorgato era stato il compagno di Isabella Noventa, scomparsa lo scorso gennaio e il cui corpo non è mai stato ritrovato (a cura di Damiano Mari)

Ma i guai per il sottufficiale non sono terminati: è infatti indagato dalla procura padovana per violazione del segreto d’ufficio e accesso abusivo alla banca dati (indagine passata per competenza alla Distrettuale di Venezia). Tutto era nato dalla perquisizione al comando provinciale dell’Arma dove sono state rinvenute tracce inequivocabili di una ricerca effettuata allo Sdi (banca dati riservata alle forze dell’ordine), accessi non connessi a un’attività d’indagine. Tra il 2013 e il 2014 il carabiniere aveva effettuato alcuni controlli proprio sul conto di Isabella Noventa. Era il periodo in cui la segretaria di Albignasego aveva presentato le denunce per stalking al Commissariato Stanga: sei per la precisione, dopo aver ricevuto offese e minacce sia al telefonino che attraverso alcuni bigliettini lasciati sull’auto.

Il 18 maggio 2016 è stato interrogato per quattro ore dal pm che, nel frattempo, aveva ordinato la perquisizione nel suo ufficio.

Subito dopo gli arresti si è messo in malattia, evitando così un trasferimento deciso dai vertici del comando provinciale. A casa è rimasto quasi un anno e ora viene riformato. Quindi in pensione anticipata.

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