Polizia

G7, Piantedosi contrariato promette indagine interna. Governo resta in silenzio, ha esaurito le parole dopo le Europee?

Dopo il sequestro della nave destinata ad ospitare le forze dell’ordine durante il G7, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato di essere profondamente contrariato e ha promesso un’ispezione interna.

Forze dell’ordine abbandonate in condizioni disumane

Tuttavia, le sue parole appaiono vuote di fronte alla grave situazione in cui versano poliziotti, carabinieri e finanzieri, stipati in condizioni disumane su una nave che assomiglia sempre più a un lager.

La soluzione proposta, ossia l’assegnazione di una seconda nave, sembra essere un mero palliativo che rischia di peggiorare ulteriormente la situazione.

Il silenzio assordante dei vertici di governo

Ciò che sconcerta maggiormente è l’assordante silenzio dei vertici di governo: il ministro dell’Interno, il ministro della Difesa, il premier e i sottosegretari sembrano aver esaurito le parole dopo le elezioni europee.

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Esasperazione e tensione crescono tra le forze dell’ordine

Intanto, tra le forze dell’ordine cresce l’esasperazione per le condizioni critiche in cui sono costretti a operare. Molti si chiedono se abbandonare il dispositivo, sentendosi abbandonati da chi dovrebbe tutelarli. La tensione è palpabile e la sensazione di essere trattati come pedine sacrificabili si fa ogni giorno più forte.

Sequestro della nave Mykonos Magic: Si procede per inadempimento e frode

Non si è fatta attendere la reazione dell’Autorità giudiziaria a seguito del vero e proprio ‘caso’ scatenato dalle gravi difficoltà venutesi a creare per il personale del Comparto sicurezza comandato in Puglia in occasione del G7, quando la nave che era stata fornita per l’alloggiamento del personale si è scoperta essere inadeguata. In tarda mattinata, infatti, è stato notificato il sequestro d’urgenza del mezzo disposto dal procuratore capo di Brindisi. Si procede per inadempimento e frode in contratti di pubbliche forniture considerato, appunto, che a causa dell’inadempimento è venuto a mancare qualcosa di necessario per il servizio pubblico da espletare.

Una gestione inefficace e disorganizzata da parte del governo

Questa vicenda mette in luce non solo le difficoltà operative delle forze dell’ordine, ma anche una gestione inefficace e disorganizzata da parte del governo. L’ispezione interna promessa da Piantedosi appare come un tardivo tentativo di porre rimedio a una situazione che rischia di esplodere da un momento all’altro.

È ora di assumere responsabilità e affrontare le problematiche con serietà

È ora che il governo si assuma le proprie responsabilità e affronti con serietà e determinazione le problematiche che affliggono le forze dell’ordine. Servono fatti concreti, non promesse vuote o ispezioni di facciata. In caso contrario, il silenzio assordante dei vertici si trasformerà in un boomerang che rischia di minare la credibilità delle istituzioni e la fiducia di chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per garantire la sicurezza dei cittadini.

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