G7 Brindisi, nuovo alloggio da incubo per polizia e carabinieri: “Peggio della nave sequestrata”
Brindisi – Non si placano le polemiche sulla gestione dell’alloggio delle forze dell’ordine per il G7 di Brindisi. Dopo il sequestro nei giorni scorsi della nave “Mykonos Magic” per gravi carenze igienico-sanitarie, il Ministero dell’Interno ha optato per la nave “GNV Azzurra” come soluzione tampone. Ma anche questa scelta sta suscitando malcontento tra i sindacati di polizia.
Il commento del SIAP
“Abbiamo ricevuto diverse lamentele da parte dei colleghi trasferiti da una situazione già critica ad una ancor più inadeguata” denuncia il SIAP in Puglia. La nave, utilizzata in passato come alloggio per i migranti in quarantena Covid, non garantirebbe infatti condizioni dignitose per gli operatori impegnati nel G7.
Usic, soluzione inaccettabile
Anche l’USIC critica la scelta: “Non è accettabile che si cerchino soluzioni dell’ultima ora che non soddisfano le esigenze di rispetto dovute alle forze dell’ordine” dichiara il segretario Tarallo. L’USIC chiede al Governo di rivedere la decisione e adottare misure rispettose della dignità dei Carabinieri.
Le contestazioni dei sindacati
I sindacati contestano soprattutto le dimensioni ridotte delle cabine, non adeguate ad ospitare il personale per diversi giorni. “Le stanze a disposizione sono piccole, senza finestre, con bagni condivisi da interi piani. In molti casi si tratta di camere doppia di pochi metri quadri, dove è impossibile anche aprire le valigie” denuncia il SIAP di Puglia.
L’USIC sottolinea invece violazioni delle norme di sicurezza: “Ci chiediamo se sia possibile alloggiare due persone in camere di due metri quadri per più giorni senza finestre e se questo rientri nella legge 81/2008”. Il sindacato dei carabinieri teme che le condizioni di vita a bordo, oltre a ledere la dignità degli operatori, possano anche rappresentare un rischio per la salute e la sicurezza.
Entrambe le sigle chiedono dunque un rapido intervento per sistemare il personale in alloggi più dignitosi, come avvenuto in passato in occasione di altri eventi internazionali. “Al G7 di Taormina le condizioni erano migliori, con camere spaziose in hotel. Qui invece sembra non ci sia alcun rispetto per chi lavora alla sicurezza dell’evento”, lamenta il SIAP Puglia.
I sindacati concordano nel ritenere urgente una soluzione alternativa, che fornisca sistemazioni dignitose e che rispetti pienamente le esigenze e i diritti degli operatori impegnati nel G7 di Brindisi. La vicenda sta generando grande malcontento tra le forze dell’ordine.
Il Viminale ha concluso l’operazione di trasferimento
Poche ore dopo il Viminale ha però fatto sapere che “si è concluso positivamente il trasferimento di tutto il personale delle forze di polizia dalla nave Mykonos Magic in diverse strutture ricettive sul territorio” sottolineando che l’ultimo gruppo di agenti e militari è stato sistemato sulla motonave Gnv Azzurra che è stata “già ispezionata dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia maggiormente rappresentative, i quali avevano espresso parere positivo all’ idoneità alloggiativa per il personale”.
Il Governo respinge le critiche affermando che la nave è stata visionata e ritenuta idonea dai sindacati. Ma le polemiche proseguono.
Dalla Padella alla Brace
“Dalla padella alla brace” è il refrain che riassume il sentimento delle divise in questa vicenda. Solo pochi giorni fa, i vertici delle forze dell’ordine venivano ringraziati per aver “salvato” gli operatori dall’indecorosa situazione della Mykonos Magic. Oggi, invece, ci si ritrova a protestare per condizioni ritenute persino peggiori sulla nave GNV.
Un rocambolesco balletto, fatto di soluzioni tampone e scelte dell’ultimo minuto, che sta mettendo a dura prova la pazienza di migliaia di servitori dello Stato. Operatori che chiedono solo di poter svolgere il proprio lavoro nel rispetto della dignità.
E invece devono fare i conti con stanze-scatola senz’aria e diritti calpestati.
È tempo che qualcuno si assuma la responsabilità di questo pasticcio. E dia finalmente risposte concrete a chi ogni giorno rischia la vita per la sicurezza di tutti. Prima che la brace diventi un incendio ingestibile.