Forze di Polizia: in arrivo le bodycam sulle divise degli agenti
Il Governo si prepara a introdurre le videocamere indossabili per le forze dell’ordine, una mossa accolta con favore dal sindacato SAP.
Il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha annunciato la presentazione di un emendamento da parte del Governo e della maggioranza per dotare le forze di polizia di bodycam, telecamere indossabili sulle divise degli agenti. La notizia è stata accolta con soddisfazione dal Sindacato Autonomo di Polizia (SAP), che da tempo sostiene l’adozione di questo strumento.
Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, ha commentato l’iniziativa definendo le bodycam “un vero strumento di trasparenza nei riguardi del nostro agire e a tutela dei colleghi”. Secondo il sindacato, l’introduzione di queste tecnologie rappresenterebbe un passo avanti significativo per garantire maggiore chiarezza nelle operazioni di polizia e proteggere gli agenti da eventuali accuse infondate.
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Critiche agli identificativi numerici: la posizione del SAP
Il SAP si è inoltre espresso criticamente nei confronti degli identificativi numerici sulle divise, un’altra proposta circolata recentemente. Paoloni ha definito tali identificativi “uno strumento desueto, pericoloso e soprattutto voluto da chi ha un forte pregiudizio nei confronti delle forze dell’ordine”. Secondo il sindacato, questa misura rischierebbe di minare l’autorevolezza degli agenti.
L’effetto deterrente delle bodycam: il punto di vista di Usmia Carabinieri
Carmine Caforio, segretario generale di Usmia Carabinieri, ha sottolineato l’effetto deterrente delle bodycam, evidenziando come possano fornire “oggettivi elementi per l’accertamento dei fatti da parte dell’Autorità Giudiziaria, a garanzia di tutte le figure coinvolte”. Caforio ha inoltre messo in luce il problema della diffusione di video parziali e manipolati che possono danneggiare la reputazione degli agenti.
Trasparenza e fiducia: il commento di Carmine Caforio
“La trasparenza alimenta la fiducia della comunità nei confronti dell’Arma dei Carabinieri e di tutte le Forze di Polizia, dimostrando la loro correttezza e professionalità,” ha affermato Caforio.
Appello per maggiori tutele legali: la proposta di Caforio
Il segretario di Usmia Carabinieri ha colto l’occasione per lanciare un appello al Governo, chiedendo maggiori tutele per gli operatori di polizia sottoposti a indagini nell’esercizio delle loro funzioni. Caforio ha proposto l’introduzione di una “franchigia” che preservi gli agenti dalle spese legali e da procedimenti amministrativi, garantendo loro la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Resta da vedere come e quando l’emendamento verrà discusso in Parlamento e quali saranno le specifiche tecniche e operative per l’implementazione di questa nuova tecnologia nelle forze di polizia italiane.
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